DayFR Italian

Accordo fiscale globale dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) (Accordo fiscale globale) – La Casa Bianca

-

MEMORANDUM PER IL SEGRETARIO DEL TESORO

IL RAPPRESENTANTE COMMERCIALE DEGLI STATI UNITI

IL RAPPRESENTANTE PERMANENTE DEGLI STATI UNITI PRESSO L’ORGANIZZAZIONE PER LA COOPERAZIONE E LO SVILUPPO ECONOMICO

OGGETTO: Accordo fiscale globale dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) (Accordo fiscale globale)

L’accordo fiscale globale dell’OCSE sostenuto sotto la precedente amministrazione non solo consente una giurisdizione extraterritoriale sul reddito americano, ma limita anche la capacità della nostra nazione di attuare politiche fiscali che servano gli interessi delle imprese e dei lavoratori americani. A causa del Global Tax Deal e di altre pratiche fiscali straniere discriminatorie, le società americane potrebbero dover affrontare regimi fiscali internazionali di ritorsione se gli Stati Uniti non rispettano gli obiettivi della politica fiscale estera. Questo memorandum riconquista la sovranità e la competitività economica della nostra nazione chiarendo che l’accordo fiscale globale non ha forza né effetto negli Stati Uniti.

Sezione 1. Applicabilità del Global Tax Deal. Il Segretario del Tesoro e il Rappresentante Permanente degli Stati Uniti presso l’OCSE notificano all’OCSE che eventuali impegni assunti dalla precedente amministrazione per conto degli Stati Uniti rispetto al Global Tax Deal non hanno forza o effetto all’interno degli Stati Uniti in assenza di un atto del Congresso che adotti le pertinenti disposizioni del Global Tax Deal. Il Segretario del Tesoro e il Rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti adotteranno tutte le ulteriori misure necessarie nell’ambito della loro autorità per attuare altrimenti i risultati del presente memorandum.

Sez. 2. Opzioni di protezione da misure fiscali discriminatorie ed extraterritoriali. Il Segretario del Tesoro, in consultazione con il Rappresentante commerciale degli Stati Uniti, indagherà se qualche paese straniero non rispetti un trattato fiscale con gli Stati Uniti o non abbia norme fiscali in vigore, o sia suscettibile di mettere in atto norme fiscali, che sono extraterritoriali o colpiscono in modo sproporzionato le imprese americane, e sviluppano e presentano al Presidente, attraverso l’Assistente del Presidente per la Politica Economica, un elenco di opzioni per misure protettive o altre azioni che gli Stati Uniti dovrebbero adottare o intraprendere in risposta a tali non- conformità o norme fiscali. Il Segretario del Tesoro trasmette i risultati e le raccomandazioni al Presidente, tramite l’Assistente del Presidente per la Politica Economica, entro 60 giorni.

Sez. 3. Disposizioni generali. (a) Nulla di quanto contenuto nel presente memorandum potrà essere interpretato in modo tale da pregiudicare o influenzare in altro modo:

(i) l’autorità conferita dalla legge a un dipartimento esecutivo, a un’agenzia o al suo capo; O

(ii) le funzioni del Direttore dell’OMB relative a proposte di bilancio, amministrative o legislative.

(b) Il presente memorandum sarà attuato in conformità con la legge applicabile e soggetto alla disponibilità di stanziamenti.

(c) Il presente memorandum non è inteso a, e non crea, alcun diritto o vantaggio, sostanziale o procedurale, applicabile per legge o secondo equità da qualsiasi parte contro gli Stati Uniti, i suoi dipartimenti, agenzie o entità, i suoi funzionari, dipendenti , o agenti, o qualsiasi altra persona.