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La regolamentazione digitale europea è sotto attacco da parte di Trump, Musk e Zuckerberg

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L’offensiva è stata lanciata e sembra seria. Condotto in nome della libertà di espressione da Donald Trump e dai giganti tecnologici americani – primo tra tutti X, la piattaforma di social media di Elon Musk – prende di mira le nascenti normative digitali europee e la politica di concorrenza di Bruxelles, che ha visto Apple, Google e Facebook multare miliardi di dollari. euro negli ultimi anni.

La mobilitazione di Mark Zuckerberg – che Trump, esasperato per essere stato bandito da Facebook e Instagram dopo l’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021, aveva promesso fino a poco tempo fa di incarcerare – in questa lotta è stata un duro colpo per l’Unione europea. Il 7 gennaio anche Zuckerberg, capo del gruppo Meta, ha giurato fedeltà al neoeletto presidente: “Lavoreremo con il presidente Trump per respingere i governi di tutto il mondo che perseguitano le imprese americane”, ha affermato. dichiarato.

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Annunciando la fine del fact-checking negli Stati Uniti per le piattaforme del suo gruppo, denunciando la “censura” da parte dell’UE, ha anche adottato la retorica di Musk. Nelle ultime settimane, Musk, che sarà responsabile dell’“efficienza del governo” per la futura amministrazione Trump, è, da parte sua, entrato nei dibattiti politici nel Regno Unito e in Germania, dove sostiene il partito di estrema destra AfD nel partito elettorale. 23 febbraio elezioni federali.

Preoccupazione a Bruxelles

Il 10 gennaio, parlando al podcast condotto da Joe Rogan, un dichiarato sostenitore di Trump, Zuckerberg ha accusato l’UE di aver imposto “più di 30 miliardi di dollari” di multe alle grandi aziende tecnologiche americane negli “ultimi 10 o 20 anni”, confrontandole alle tariffe sotto un altro nome. In effetti, contava su Trump per “difendere” i loro interessi.

La questione ha destato la massima preoccupazione a Bruxelles, anche se la risposta della Commissione europea è stata finora minimalista. “Questa combinazione di importanti risorse tecnologiche e di un’agenda ideologica rappresenta un rischio per i dibattiti nelle nostre società democratiche”, ha affermato un diplomatico europeo. Il Parlamento europeo, infatti, ha deciso di organizzare un dibattito su Musk e il futuro della regolamentazione digitale dell’UE, che si terrà il prossimo anno.

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