L’Europa ha ragione a temere il ritorno al potere di Donald Trump?
Lo specialista economico di TF1 François Lenglet fornisce il suo aggiornamento sul set 20H.
Si sta preparando un rovesciamento completo. Per la prima volta l’Europa dovrà confrontarsi con gli Stati Uniti. Confronto non militare, ma innanzitutto commerciale. L’obiettivo di Trump è ridurre il deficit commerciale americano con l’Europa che ha raggiunto i 20 miliardi di euro solo nel mese di novembre 2024. Con due strumenti: i dazi doganali che colpiranno i nostri prodotti, ad esempio i vini francesi, le automobili tedesche, e la vendita forzata qui del petrolio e del gas americani, nonché delle armi fabbricate dallo Zio Sam.
Confronto anche normativo, per consentire alle aziende tech americane, Google, Facebook e altre, di operare senza limiti sul mercato europeo. Infine, il confronto sul bilancio, sul finanziamento della difesa contro la Russia attraverso la NATO, che Trump non vuole più pagare.
Su tutti questi temi la nuova America lancia all’Europa un unico messaggio: “me first”. Questo è l’opposto di ciò che fece Washington dopo la seconda guerra mondiale. Una sorta di Piano Marshall inverso che relega gli europei alla posizione di signori locali che pagano la loro tribù all’Impero. L’America prima aiutava i suoi alleati a contrastare l’Unione Sovietica, oggi l’America vuole sconfiggerli per essere più forte contro il suo nemico di oggi, la Cina.
Francia
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