Di
Gaia Piccardi
Il malore di Sinner oggi, a metà del secondo set contro Rune: non sembrava in grado di restare in campo. Poi con l’aiuto del dottore tornò a giocare e vinse, qualificandosi ai quarti di finale degli Australian Open. La prossima partita è mercoledì, con un avversario da definire
DAL NOSTRO REPORTER
MELBOURNE – Cosa aveva, in campo a Melbourne, Jannik Sinner, oggi? Innanzitutto la notizia certa, riportata dallo stesso tennista, che non ha voluto approfondire l’argomento ALTIPIANI: «Non voglio parlarne troppo, non voglio entrare nei dettagli». La notte prima della sfida degli ottavi contro Holger Rune ha dormito bene: «Zero problemi. Al contrario. Se non avessi messo la sveglia, sarei andata avanti”.
Ma qualcosa non andava fin dal risveglio: «Mi sono alzato sentendomi malepuò succedere, infatti non mi sono nemmeno riscaldato”. A quel punto, d’accordo con la squadra, è scattato il protocollo d’emergenza che si usa nelle giornate no: «Mi sono preso il mio tempo e sono arrivato al club il più tardi possibile. Di solito mi baso sulla mia routine pre-partita per ritrovare la concentrazione: quel rituale di comportamento mi dà fiducia, mi fa sentire sicuro. Questa volta abbiamo seguito altre procedure, che di solito non si fanno per una partita che si gioca alle 14.00. Ma così ho capito che la partita è molto più importante di quella che c’è prima”.
Gli abbiamo chiesto se vedeva somiglianze tra il malore di Wimbledon 2024 di Medvedev ai quarti (match perso) e il malore di Rune qui a Melbourne (match vinto). «Non c’è nessun rapporto – ha risposto -. A Londra avevo dormito male la notte prima (lo scoprimmo poi per pensieri legati al caso clostebol, che all’epoca non era ancora di dominio pubblico ndr), un Melbourne Mi sono riposato. Ma l’esperienza di Wimbledon mi ha aiutato molto: mi ha permesso di gestire la situazione meglio di quanto avessi fatto a Londra”.
Peccatore con Rune ha attraversato momenti difficili, in cui sembrava sull’orlo della pensione. Ha chiesto un time out medico, durante il quale il medico del torneo (già avvisato in mattinata da Jannik dei sintomi che accusava) gli ha somministrato una medicina. Anche la lunga pausa per permettere la riparazione della rete (rottura provvidenziale) ha avuto il suo impatto: «Mi ha aiutato molto, quando sono tornato in campo mi era tornato il colore in faccia…».
Il caldo (30-32 gradi) c’erama in Australia si giocava in condizioni e umidità molto più estreme New York può essere molto più terribile del caldo di oggi. Ghiaccio sul collo durante le pause, idratazione costante, maglia asciutta e pulita quando serve: da questo punto di vista Jannik non ha sbagliato nulla. Eppure a volte aveva le vertigini (ipse dixit), in certi momenti sembrava addirittura meno lucido del solito. E dopo la partita, nella fase di defaticamento, sembrava pensieroso.
Cosa diceva la sua testa per imporsi sulle gambe che non giravano? «Ho pensato a tutto il lavoro svolto, anche in bassa stagione Dubai, a dicembre. Pensavo di aver lavorato tantissimo per poter affrontare giornate come questa. Ho preso spunti dal passato e dal presente, anche Rune era in difficoltà. È stata una giornata in cui ho giocato bene a tennis ma il mio corpo faticava a seguirmi, ce ne sono altre in cui il mio corpo è perfetto e il tennis non c’è. Succede. La perfezione non esiste. È proprio nelle difficoltà che devi saper fare la differenza con il tuo avversario. Quindi da questo punto di vista sono contento e super positivo, mi sono gestito, ho lavorato bene”.
Che si tratti di un mal di testa nei giorni in cui si sente particolarmente sotto pressione, e che da lì si trasmette al corpo, o viceversa, lo sa solo Jannik Sinner. La scarsa voglia di approfondire l’argomento fa pensare a un tema noto e ormai ricorrente, di cui il ragazzo è a conoscenza e su cui sta lavorando. Nessuna supposizione. Ma in giornate come questa Jannik si ritrova ad affrontare “l’avversario e me stesso”, ha detto. In sintesi. È un infortunio? “NO”. È un problema di salute? «C’è qualcosa, sto lottando». Restiamo così e, in vista dei quarti di mercoledì, pensiamo positivo.
20 gennaio 2025 (modificato il 20 gennaio 2025 | 11:20)
© TUTTI I DIRITTI RISERVATI
Related News :