Che differenza c’è tra il 6-1 inflitto questa domenica da Alexander Zverev nel primo set e il 6-2 inflitto da Ugo Humbert nel secondo? Sì, c’è un gioco del gap. Ma oltre? Nel primo set il tedesco, numero 2 del mondo, ha giocato bene ma senza esagerare. È stato più offensivo del solito e ha saputo privare il francese di soluzioni. Humbert, dal canto suo, si è impegnato in “modalità God” nel secondo set, giocando ben oltre il livello che di solito riesce a produrre. Zverev non ha trovato risposta a questo nuovo entusiasmo e ha anche alzato un po’ il piede dall’acceleratore.
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