La Corte Suprema degli Stati Uniti si è pronunciata contro TikTok nella sua contestazione contro una legge federale che imponeva la vendita della popolare app video da parte della società cinese proprietaria della piattaforma utilizzata da 170 milioni di persone negli Stati Uniti.
La sentenza significa che TikTok potrebbe essere chiuso ai sensi della legge federale, formalmente chiamata “Protecting Americans from Foreign Adversary Controlled Applications Act”, già domenica.
La Corte Suprema degli Stati Uniti conferma il divieto di TikTok
Cosa succede dopo?
Se il divieto entrerà in vigore questa domenica, sarà illegale per gli app store come quelli gestiti da Google e Apple distribuire TikTok ai propri utenti.
Secondo la legislazione trasformata in legge lo scorso aprile dal presidente Joe Biden dopo essere stata approvata dal Congresso, TikTok verrà ritirato da quei negozi.
Anche se inizialmente i download esistenti probabilmente non saranno interessati, non saranno disponibili nuovi download per gli utenti.
TikTok ha cercato di contrastare il divieto e ha sostenuto che il disinvestimento non era un’opzione fattibile.
Cosa ha detto TikTok?
TikTok ha affermato che domenica “si oscurerà” negli Stati Uniti a meno che il governo non intervenga e assicuri che i fornitori di servizi non saranno ritenuti responsabili per aver infranto una legge che vieta la piattaforma di condivisione video.
“A meno che l’amministrazione Biden non fornisca immediatamente una dichiarazione definitiva per soddisfare i fornitori di servizi più critici garantendo la non applicazione delle norme, sfortunatamente TikTok sarà costretto a oscurarsi il 19 gennaio”, ha affermato TikTok in una nota.
“Le dichiarazioni rilasciate oggi sia dalla Casa Bianca di Biden che dal Dipartimento di Giustizia non sono riuscite a fornire la chiarezza e la garanzia necessarie ai fornitori di servizi che sono parte integrante del mantenimento della disponibilità di TikTok per oltre 170 milioni di americani”, ha affermato TikTok dopo la decisione della Corte Suprema .
Cosa ha detto la corte?
I giudici hanno stabilito all’unanimità che la legge federale non violava le leggi sulla libertà di parola previste dal Primo Emendamento della Costituzione.
La corte ha concluso che il motivo per promulgare la legge era “decisamente agnostico rispetto ai contenuti” e non aveva nulla a che fare con la limitazione della libertà di parola.
“Il Congresso ha stabilito che la cessione è necessaria per affrontare le sue ben supportate preoccupazioni di sicurezza nazionale riguardo alle pratiche di raccolta dati di TikTok e al rapporto con un avversario straniero”, ha affermato la corte nel parere non firmato.”
L’amministrazione Trump responsabile del destino di TikTok
La Casa Bianca ha affermato in una dichiarazione a seguito della sentenza della Corte Suprema che “TikTok dovrebbe rimanere disponibile per gli americani, ma semplicemente sotto la proprietà americana o altra proprietà che affronti le preoccupazioni di sicurezza nazionale identificate dal Congresso nello sviluppo di questa legge”.
“Data la semplice questione dei tempi, questa Amministrazione riconosce che le azioni per attuare la legge devono semplicemente spettare alla prossima Amministrazione, che entrerà in carica lunedì”.
Il presidente eletto Donald Trump potrebbe prendere in considerazione un ordine esecutivo per consentire a TikTok di continuare a operare negli Stati Uniti, hanno riferito i media statunitensi.
Ma non è chiaro se un ordine esecutivo potrebbe porre fine al divieto, dato che l’ordine potrebbe essere impugnato in tribunale.
rm/sms (AFP, AP, dpa, Reuters)