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Inter-Bologna, le pagelle – Asllani disorientato, Lautaro leonino. Coppia irritante

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ESTATE 6,5 – Subisce due gol su deziazioni che lo mettono fuori gioco, ma dove può fa grandi opposizioni, in particolare su Moro e Odgaard nel primo tempo e sull’incursione di Orsolini nella ripresa.

DARMIAN 6 – Non brillante come a Venezia, del resto due partite consecutive dall’inizio nel giro di tre giornate inevitabilmente incidono. Controlla attentamente le iniziative di Ndoye nel primo tempo e raramente accompagna la manovra offensiva. Nella ripresa ha sofferto un po’ perché è in quella corsia che il Bologna ha aumentato il ritmo. DAL 70′ PAVARD 5,5 – Dietro si dà poco da fare, perché a un certo punto il Bologna smette di spingere e lo lascia addirittura qualche metro. Porta avanti la palla senza troppa convinzione, trovando pochi sbocchi.

DA LIBERO 6 – Castro non è un gigante ma fisicamente tiene il punto e riesce spesso a difendersi dall’aggressività dell’olandese, che ha il suo bel da fare quando il Bologna alza il baricentro e mette palloni pericolosi in area. Fa la sua parte con molta maestria e con qualche incertezza in fase di setup.

BASTONI 6.5 – L’spirito combattivo dell’Inter, non molla un centimetro e non concorda con nessun tentativo di mirare su di lui. Il pareggio è arrivato dal suo rientro a centrocampo, dove era lì per togliere punti agli avversari. Stessa area dalla quale manda in porta Thuram senza ottenere soddisfazione. Il pubblico del Meazza si esalta effettuando un recupero impetuoso su Orsolini lanciato in porta e quando vede una corsia preferenziale si tuffa senza pensarci troppo. Forte. DALL’83’ SV BAMBINI.

DUMFRIES 6,5 – Il duello contro lo sfrecciante Ndoye lo stimola, il pareggio lo galvanizza al punto da alzare il suo livello di prestazione e di cattiveria agonistica, ma anche di coraggio (rimessa campo-campo inspiegabile per Thuram). Mette dentro diverse palle gustose e vince anche contrasti non banali. Anche nella ripresa costringe Lykogiannis a recuperi affrettati.

BARELLA 6.5 – Virtuosismo sontuoso, come se stesse suonando sulla spiaggia di Copacabana e dovesse conquistare gli sguardi dei passanti. Anche nelle fasi più delicate non rinuncia al gioco tecnico, che sia un dribbling, una stoppata di petto o un lancio da 30 metri. Con il suo spirito combattivo convince i compagni che forse il Bologna non è un orco così cattivo come sembra e fa di tutto per raddrizzare la situazione fino alla fine.

ASLLANI 5 – Tra i più difficili nell’avvio sprint del Bologna, si abbassa troppo e resta in balia della manovra avvolgente dell’avversario, cercando ossigeno con passaggi all’indietro o respinte. Non che man mano che passano i minuti e la squadra cresce lui la segue, anzi. Troppo timido, non si convince sul pallone e conferma di avere difficoltà in fase di filtraggio. Disorientato, un passo dietro Venezia. FROM 70′ FRATTESI 5.5 – Non lo vedi praticamente mai, tranne nel finale quando Pairetto gli fischia un fallo inspiegabile. Dovrebbe trascinare i compagni con la sua grinta, ma ancora una volta la lascia negli spogliatoi.

ZIELINSKI 6 – Non brilla in copertura, è troppo morbido nei contrasti e ne perde qualche di troppo, alimentando le velleità offensive dei rossoblù. Ma quando riceve la palla gli basta un nanosecondo per decidere cosa farne, senza mai rinunciare allo stile. Si china molto per ricevere palloni puliti e come al solito rinuncia a cercare di concludere in porta quando può. Stende un tappeto rosso per Dimarco nell’azione tutta verticale del 2-1.

DIMARCO 6 – Se è vero che la creatività di Orsolini soffre nella sua metà campo, è altrettanto vero che il più delle volte lo costringe a rincorrerlo nell’altra metà campo, dove crea continui problemi a Holm e compagni tra sprint, cross e tiri insidiosi. Segna in modo diverso ma altrettanto incisivo i gol di Dumfries e Lautaro, poi sbaglia (rinfrescando brutti ricordi) il pareggio dello svedese. DAL 70′ CARLOS AUGUSTO 6 – Nel caos più totale degli ultimi 15 minuti ha contribuito a fornire palloni ai centrocampisti oppure ha provato a raccogliere lui stesso il pallone.

MARTINEZ 6,5 – Finché la sua forza lo accompagna, sfoggia una prestazione più leonina che taurina. Lotta, conclude, pressa e dopo un paio di tentativi falliti trova anche la rete per il momentaneo vantaggio. Anche nella ripresa più di un’iniziativa ha raccolto applausi, come la serpentina che ha portato ad una punizione dal limite dell’area. Se ne va esausto. DAL 75′ TAREMI 5.5 – Pur avendo poco tempo a disposizione, ha due occasioni ghiotta create da Thuram. Assenza totale di istinto omicida.

TURAM 6 – Prezioso tatticamente, con i suoi movimenti, le sponde e la difesa del pallone aiuta la squadra a migliorare e a creare spiragli di aspettativa. Nella ripresa però ha avuto due grandi occasioni nell’uno contro uno con Skorupski ma il suo eccessivo entusiasmo lo ha portato a sbagliare. Pur essendo chiaramente in riserva, ha la lucidità per creare due occasioni per Taremi che però fallisce leggero per sfruttarli.

TUTTO. VESTITI 6 – Mai le assenze hanno pesato così tanto come stasera, perché purtroppo Asllani questa volta non conferma le buone impressioni viste a Venezia. La sua squadra parte con il freno a mano tirato, ma dopo lo svantaggio reagisce e ribalta con merito. Poi nella ripresa, dopo aver sfiorato il terzo gol, il solito scenario: l’Inter è scesa troppo in basso e questa volta ha pagato questo atteggiamento con il gol del pareggio. I cambiamenti non sortiscono gli effetti sperati, anzi creano ulteriore confusione e rammarico.


BOLOGNA: Skorupski 6, Holm 6,5 (dal 76′ De Silvestri sv), Beukema 6,5, Casale 6,5, Lykogiannis 6, Freuler 6,5 (dal ’87’ Erlic sv), Moro 6,5 (dal 67′ Pobega 5,5), Orsolini 6,6 ( dal 67′ Ferguson 6), Ndoye 6, Castro 6.5 (dall’87’ Dallinga sv). Altro. Italiano 6.5


ARBITRO: PAIRETTO 4.5 – Fischia troppo, anche i contatti veniali, premiando chi li cerca furtivamente. All’Inter va bene l’intervento di Bastoni sul tiro di Odgaard, altrimenti avrebbe stroncato sul nascere il pareggio. Spreca diverse occasioni per prendersi il cartellino giallo e non dà mai l’impressione di sentirsi a suo agio. Il fischio finale contro Frattesi è la manifestazione della sua pessima prestazione: irritante.

ASSISTENTI: Rossi 6 – Mokhtar 6

NOSTRO: Meraviglia 6

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