Da diverse settimane, la Federazione francese di Rugby aveva preparato un po’ il terreno. Appena pronunciato l’archiviazione del caso di stupro aggravato contro Oscar Jegou e Hugo Auradou (10 dicembre, ndr), la FFR ha subito pubblicato un comunicato in cui spiegava che “se le loro prestazioni sportive lo consentiranno, saranno potenzialmente selezionati per giocare nuovamente nella squadra francese. Commento corroborato da Fabien Galthié lunedì all’RMC, quando l’allenatore assicura “che sono candidati per la squadra francese per le loro prestazioni”.
Il Rochelais e il Palois non avranno dovuto aspettare molto da quando la FFR ha annunciato mercoledì che i due giocatori facevano parte della lista dei 42 del XV di Francia selezionati per preparare la partita del Torneo 6 Nazioni contro il Galles, il 31 gennaio.
Sportivamente parlando, poiché questo è ciò che Fabien Galthié ha giudicato per preparare la sua lista, Oscar Jegou ha effettivamente guadagnato slancio dal suo ritorno il 2 novembre. La settimana scorsa, il manager del Maritimes Ronan O’Gara ha detto a Sud Ouest che la 3a linea “merita almeno di essere nel gruppo”.
Una nuova udienza prevista a metà del Torneo
Per Hugo Auradou sono state soprattutto le assenze in seconda linea a portare Galthié a fidarsi di lui.
Sei mesi prima, però, entrambi sembravano lontani dal poter indossare la casacca azzurra. L’8 luglio, due giorni dopo la vittoria del XV francese contro l’Argentina (28-13), i due giocatori furono arrestati in seguito alla presentazione di una denuncia da parte di una donna per una presunta violenza sessuale. Quattro giorni dopo, Jegou e Auradou furono trasferiti a Mendoza per essere incarcerati, poi posti sotto sorveglianza prima di essere autorizzati a tornare in Francia all’inizio di settembre.
“Ci sarà un prima e un dopo”, aveva promesso in ottobre il presidente della FFR Florian Grill, pochi giorni prima di svelare un “piano di prestazione rafforzato” per i giocatori per imporre loro un ambiente di vita più rigido. Tuttavia, anche prima che il tribunale di Mendoza deliberasse, le porte di Marcoussis sembravano tutt’altro che chiuse per i due 21enni. Quattro giorni dopo la loro incarcerazione, Fabien Galthié era scivolato Mezzogiorno olimpico “non parlarne al tempo imperfetto”.
L’annuncio del licenziamento il 10 dicembre ha quindi solo accelerato le cose. Ma i due giocatori non hanno ancora finito con la giustizia, il denunciante ha presentato ricorso contro la decisione. Il 10 febbraio si terrà una nuova udienza, poi il verdetto cadrà qualche giorno dopo… cioè tra il viaggio in Inghilterra (l’8 febbraio) e quello in Italia (il 23). Non necessariamente il contesto ideale per ritrovare i Blues, soprattutto perché probabilmente verrà presentato ricorso in cassazione, segno che il percorso giudiziario dei due uomini è lungi dall’essere concluso.
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