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Benatia arrabbiata con gli arbitri dopo il rosso

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Escluso da Clément Turpin dopo una folla attorno al quarto arbitro dopo il pareggio di Luis Henrique, martedì sera, contro il Lille, è tornato Medhi Benatia. Dopo l’eliminazione dell’OM, ​​uscito dalla Coppa di Francia agli ottavi, il direttore sportivo del club olimpico ha espresso la sua incomprensione al microfono di beIN Sports.

Medhi Benatia:

“Credo che abbiamo fatto una grande partita, c’è qualcosa di cui essere orgogliosi in termini di prestazione, di contenuti, di quello che hanno mostrato i ragazzi. Purtroppo abbiamo preso questo gol nel corso della partita, ci siamo fatti prendere alle spalle ed è 1-0, come nelle ultime partite, abbiamo mostrato tanta voglia, coraggio e abnegazione. Siamo riusciti a rientrare in partita grazie ad un gran gol di Luis. (Henrique)pensiamo di aver fatto la parte più difficile. Purtroppo siamo stati eliminati ai rigori, sono cose che succedono. Ma è successo qualcosa (questo martedì) Stasera quello che ho appena vissuto è grave. Segniamo, vado dal quarto arbitro per dirgli che c’era un rigore (su Jonathan Rowe). C’era tanta gente in quel momento, ho allontanato il mio allenatore che litigava un po’ con Olivier Létang. Arriva il signor Turpin e bam, rosso. Chiedo al quarto arbitro: “Io, rosso?”lui mi risponde: “Sì, mi hai minacciato con il dito”. So che non ho il diritto di parlare, di lavorare, qualunque cosa… Quando parliamo non siamo ascoltati. Cosa ho di diverso dagli altri? Non ho il diritto di difendere la mia squadra?”

Valentin Rongier:

“Siamo ovviamente molto delusi questa sera, abbiamo un gruppo con un carattere forte… Volevamo assolutamente vincere un titolo quest’anno, la coppa era una priorità. Abbiamo avuto delle occasioni, più del Lille, le rimpiangiamo, avremmo potuto segnare prima in questa partita e giocare con un po’ più calma. Lo scenario era diverso, si è trattato di dettagli ma nel complesso avremmo meritato di meglio, è ancora più frustrante. L’allenatore ci ha detto che era orgoglioso di noi e. di quello che abbiamo proposto Nel complesso penso che il Lille abbia chiuso la partita e si sia difeso molto bene, possiamo congratularci con loro per questo.

Bruno Genesio (Piccolo allenatore):

“Sono contento perché siamo qualificati e non era facile farlo qui, conosciamo l’importanza del pubblico al Vélodrome. Siamo orgogliosi, ma dovremo ricordare questo finale di partita. Non voglio il guastafeste, ma siamo riusciti a malapena a scappare. Ci sono ancora cose da migliorare se vogliamo progredire e arrivare in testa alla classifica della Ligue 1.

Vito Mannone (portiere del Lille):

“È un’emozione incredibile. Abbiamo fatto una partita difficile, abbiamo sofferto, a tratti abbiamo giocato bene. Il calcio è un ottovolante. Per quanto mi riguarda ho fatto 2-3 parate, mi dispiace in porta, mi scivola il piede destro. Mi piacciono molto i tiri in porta. Ho sperimentato sessioni in Inghilterra. Non ho niente da perdere, tutto da guadagnare. . Dietro le mie due tappe c’è tanto lavoro quotidiano. Prima dei rigori avevo detto a tutti i miei compagni che ci saremmo qualificati. Il mio scontro con Balerdi? Parlo un po’ di spagnolo, ho provato a scaldarlo. Ha reagito come al solito, lo conosciamo molto bene”.

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