Brutte notizie per i risparmiatori. Il tasso del Livret A scenderà dal 1° febbraio, ha annunciato lunedì il ministro dell’Economia. “Il governatore della Banca di Francia François Villeroy de Galhau proporrà al ministro delle Finanze, sicuramente una riduzione”, e si tratta “di circa il 2,5% […] che la decisione sarà presa”, ha dichiarato Eric Lombard a France Inter.
Fissato al 3% dall’inizio del 2023, il tasso del Livret A potrebbe potenzialmente scendere di 0,5 punti percentuali all’inizio dell’anno, aveva dichiarato Eric Lombard in ottobre, quando era ancora direttore generale della Caisse des Dépôts (CDC), prima di è stato nominato ministro dell’Economia a fine dicembre.
Calerà anche il tasso del Libretto di Risparmio Popolare
La formula per calcolare il tasso del Livret A, valida anche per il Libretto di Sviluppo Sostenibile e Solidale (LDDS), si basa per metà sull’evoluzione dei prezzi negli ultimi sei mesi e per l’altra metà su un tasso di cambio tra le banche. A metà gennaio, non appena saranno noti i dati definitivi sull’inflazione di dicembre, il governatore della Banca di Francia proporrà a Bercy un nuovo tasso, basandosi sul risultato della formula di calcolo o discostandosi da essa.
Altra conseguenza del calo dell’inflazione, anche il tasso del Libretto di risparmio popolare, riservato alle persone con redditi modesti, dovrebbe scendere, “dal 4% al 3% se applichiamo la formula” secondo Philippe Crevel, direttore del Cercle de think tank dell’Epargne.
Secondo Philippe Crevel, questo probabile taglio dei tassi servirebbe ad un duplice obiettivo del governo. Da un lato, rilanciare i consumi per stimolare la crescita e le entrate fiscali, in particolare attraverso l’Iva. Dall’altro, sostenere un settore edile in crisi: “Le risorse del Livret A servono come base per i prestiti concessi ai proprietari sociali. Quanto più alto è il tasso del Livret A, tanto più alto sarà il tasso di prestito», spiega lo specialista.
Le ultime informazioni su Livret A
Secondo gli ultimi dati disponibili, nel terzo trimestre del 2024 il tasso di risparmio delle famiglie era pari al 18,2% del reddito disponibile lordo, tre punti sopra la media pre-Covid. “L’obiettivo di Eric Lombard, come quello dei suoi predecessori, è quindi che ci siano un po’ più di consumo e un po’ meno di risparmio”, conclude lo specialista.
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