Le parole di Marco Baroni, allenatore della Lazio, al termine della partita del derby giocato all’Olimpico contro la Roma
Per Marco Baroni si è disputato il primo derby da quando è arrivato sulla panchina biancoceleste.
Laziale che si presentava al match come quarta forza del campionato, grazie ai 35 punti conquistati nelle diciotto uscite precedenti.
IO biancocelestinonostante lo stop stanno andando bene non solo in campionato, ma anche in Coppa Italia, dove ha battuto il Napoli agli ottavi e in Europa League, con cinque vittorie e un pareggio.
Al termine della gara è intervenuto l’allenatore della Lazio Marco Baroni post partita per commentare il derby giocato contro la Roma.
Le parole di Baroni nel dopopartita
Il tecnico biancoceleste ha esordito parlando della prestazione della sua squadra: “Abbiamo preso due gol brutti. Peccato. Nel primo tempo ci è mancato ritmo. Abbiamo faticato a trovare la velocità per manovrare e andare all’esterno. Ci è mancato il ritmo. Erano due gol evitabili. Nel secondo tempo abbiamo giocato come la Lazio. Ora dobbiamo ripartire. Ci dispiace per la nostra gente, ma nel secondo tempo ho visto la mia squadra. Cominciamo da lì“.
Per poi soffermarsi su alcuni singoli, in particolare la scelta di Dele Bashiru al posto di Dia: “Siamo un po’ in difficoltà in attacco. Pedro è ancora fermo, ho forzato molto Noslin. Abbiamo pensato di partire con un centrocampista che dovesse darci profondità. La squadra non ha avuto turnover nel primo tempo. “.
“Mercato? Siamo attenti”, le dichiarazioni dell’allenatore biancoceleste
Baroni ha poi detto: “I due gol ravvicinati ci hanno messo in uno non è una condizione facile. Tra il primo e il secondo tempo abbiamo corretto alcune cose, abbiamo ricominciato ad attaccare sugli esterni. Questa squadra non può fare a meno di giocare a questo ritmoandando all’esterno“.
Per concludere: “Mercato? Stiamo attenti con la società e con il regista. Stiamo cercando di far crescere i giocatori. Siamo arrivati con degli infortuni, ma questo non deve essere un alibi. Dobbiamo ripartire dall’identità. Questa è la cosa più importante. L’ho visto nella seconda metà“.
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