Mercoledì 25 dicembre alle 21:05 va in onda France 3 Me lo ha detto il mio mignolo. Un film di suspense nel puro spirito del romanzo originale di Agatha Christie, ma che si è concesso alcune libertà…
Il 13 aprile 2005, Pascal Thomas arriva nei cinema francesi con Me lo ha detto il mio mignolo. Un film speciale per il regista, essendo niente meno che un adattamento di un romanzo di Agatha Christie! La regina del crimine, il cui spirito ha infuso un lungometraggio portato avanti da un cast particolarmente forte. Giudicate voi stessi, qui incontriamo André Dussollier, Catherine Frot, Geneviève Bujold, Laurent Terzieff, Valérie Kaprisky e persino Pierre Lescure. Una distribuzione che ha visto anche qualche modifica dell'opera originale…
Me lo ha detto il mio mignolo : Giant Cluedo in una casa di riposo
Coppia decisamente borghese, Prudence e Bélisaire Beresford non sembrano avere davvero problemi nella vita. Un giorno, però, tutto cambierà… Tutto si svolgerà in una casa di riposo, quella che ospita Ada, un'anziana zia di Bélisaire. È qui che si scontreranno con gli strani modi di una certa Rose Evangelista, residente nel locale… Dopo la morte di zia Ada, i nostri due torneranno sul posto e noteranno che anche Rose è assente. E se in questa casa di riposo dalla reputazione pacifica fossero avvenuti diversi omicidi? Il nostro duo farà di tutto per scoprirlo!
Me lo ha detto il mio mignolo : Agatha Christie senza lo spirito britannico?
A prima vista abbastanza vicino al romanzo di Agatha Christie, il film di Pascal Thomas contrasta tuttavia con le pagine di Me lo ha detto il mio mignolo. Come abbiamo potuto vedere nella cartella stampa del suo lungometraggio, il regista ha scelto di isolarsi dal mondo “Inglese” dal libro: “Dovevamo restare nello spirito dei climi propri di Agatha Christie, senza cadere nella fantasticheria 'anglicizzante'. Tuppence e Tommy Beresford si chiamano Prudence e Bélisaire, non sono vestiti da sarti inglesi, ma da un italiano, Cifonelli, e non bere il tè.” Inoltre, i luoghi delle riprese tra il Lago del Bourget e Aix-les-Bains hanno accentuato questa differenza, così come il lavoro del direttore della fotografia e dello scenografo: “L'eccellente illuminazione di Renan Pollès cerca, attraverso un sottile lavoro tra ombre e luci basse, di creare atmosfere diverse senza mai avvicinarsi alla morbidezza della luce inglese. Le scenografie, realizzate con Katia Wyszkop, hanno una ricchezza barocca e un equilibrio più italiano che Anglosassone.”
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