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Chi è Sophie Primas, la nuova portavoce del governo di François Bayrou?

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Prima donna a diventare presidente della commissione economica del Senato, l'ex sindaco di Aubergenville (Yvelines), vicina al presidente dei repubblicani del Senato Gérard Larcher, ha ricoperto le cariche di deputata e senatrice.

Sarà uno dei volti più importanti del governo Bayrou. Nella composizione del governo annunciata lunedì 23 dicembre e che comprende tra gli altri Élisabeth Borne e Manuel Valls, con grande sgomento delle opposizioni, Sophie Primas occupa un posto d'elezione. L'ex vicepresidente del Senato è stato infatti designato a ricoprire l'incarico di portavoce del governo, in sostituzione di Maud Bregeon.

Quella che fino a pochi giorni fa era viceministra del Commercio estero e dei francesi all'estero sotto il governo di Michel Barnier, iniziò la sua carriera politica come vicesindaco, poi sindaco di Aubergenville, nello Yvelines.

Ingegnere agrario di professione, ha conseguito un master in marketing management presso l'ESSEC, Scuola Superiore di Scienze Economiche e Commerciali. Come indica Public Senate, Sophie Primas, che ora ha 62 anni, lavorava anche nel commercio al dettaglio ed era impiegata presso Kantar, un importante istituto di ricerche di mercato e analisi di mercato.

Critiche al Mercosur

Nel 2007, ha ereditato la carica di deputata per la 9a circoscrizione elettorale del dipartimento dopo la morte del funzionario eletto dell'UMP Henri Cuq, di cui era deputata. È diventata senatrice nel 2011 nella lista dell'attuale presidente della Camera alta, Gérard Larcher, al quale è molto legata.

Sempre secondo Senato Pubblico, nel 2017, Sophie Primas è diventata presidente della commissione affari economici del Senato, dove ha il compito di presiedere diverse commissioni paritetiche, in particolare quelle sull'Elan (edilizia abitativa), sull'energia-clima e perfino sulle leggi Egalim. (agricoltura e alimentazione).

Particolarmente preoccupata per il tema della competitività francese sulla scena internazionale e per il deficit commerciale del paese, è stata particolarmente critica nei confronti del trattato di libero scambio tra l'Unione europea e il Mercosur, che lei definisce “rullo compressore agricolo”.

“Le teorie del commercio internazionale ci insegnano che il libero scambio consente vantaggi economici complessivi, ma va sempre a scapito delle riallocazioni tra paesi, tra aziende, tra settori più o meno produttivi. In questo gioco, la nostra agricoltura europea e in particolare quella francese sono molto spesso dei perdenti”, ha dichiarato il 22 gennaio 2024, sottolinea Le Monde.

Nel giugno 2024, ha annunciato che avrebbe lasciato Les Républicains “con riluttanza” dopo l'annuncio di Eric Ciotti di un'alleanza tra il partito di destra e il Raggruppamento Nazionale. Se il Senato Pubblico indica che si è avvicinata al movimento “Nuova Energia” di David Lisnard, la sua nomina a ministro nel governo Barnier è stata tuttavia annunciata sul sito repubblicano.

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