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Crisi dell'edilizia: attività del settore in calo del 6,6% nel 2024, stima il FFB – 17/12/2024 alle 11:23

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La Federazione francese dell'edilizia (FFB) ha stimato martedì che l'attività del settore dovrebbe diminuire del 6,6% nel 2024, gravata dal blocco delle nuove costruzioni, in particolare dell'edilizia abitativa.

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(AFP/ERIC CABANIS)

Senza le misure a favore dell'edilizia abitativa contenute nella legge finanziaria 2025, attualmente congelate, la FFB prevede che l'anno prossimo verranno distrutti 100.000 posti di lavoro nel settore edile, dopo che quest'anno secondo la sua prima crittografia sono stati eliminati 30.000 posti di lavoro.

“Avremmo potuto intitolare questa presentazione +PLF per l'edilizia abitativa: ancora una volta fallito+”, ha lamentato Olivier Salleron, presidente della FFB in una conferenza stampa.

“C'era tutto nella legge finanziaria per restituire questo afflusso ai cittadini da reinvestire nel settore immobiliare”, ha aggiunto, ribadendo che è “folle” per lui lasciare le aziende senza visibilità.

“L’occupazione è rimasta a un livello molto elevato quest’anno, a scapito della produttività” ma, senza misure di sostegno, “nel 2025 ci sarà un forte calo dell’occupazione”, ha avvertito il presidente della FFB.

All'inizio del 2024, aveva previsto l'eliminazione di 150.000 posti di lavoro nel settore edile entro il 2025: questa soglia “rischia di essere superata nel 2026”, ha stimato.

Nel dettaglio, il calo del 15,6% delle nuove costruzioni si è osservato soprattutto nel settore immobiliare (-21,9%), ed è solo lievemente compensato da un lieve aumento dell'1,2% delle attività di miglioramento e manutenzione nel 2024.

Per il 2025, la FFB prevede un calo del 14,6% nelle nuove costruzioni, di cui -14,2% nell'edilizia abitativa e -15% nell'edilizia non residenziale.

I lavori di miglioramento e manutenzione avanzeranno solo dello 0,9% nel 2025, mentre “considerato ciò che si sta facendo a livello politico, dovremmo essere molto migliori”, ha sottolineato Olivier Salleron, riferendosi agli aiuti per la ristrutturazione energetica dell'edificio.

Nel complesso, la federazione prevede che nel 2025 l’attività edilizia potrebbe diminuire ulteriormente del 5,6%.

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