Il Paris Saint-Germain, solido leader della L1 con sette punti di vantaggio, ha ritrovato fiducia in attacco, grazie in particolare a Désiré Doué, battendo (3-1), domenica 15 dicembre, l'Olympique Lyonnais, fermato nel suo buon lancio.
Evento raro in questa stagione, o almeno per molte settimane, il Paris è partito forte, avendo già segnato due gol prima del primo quarto d'ora di gioco. Per il terzo è stato necessario aspettare l'88e minuto, Gonçalo Ramos è titolare e conclude l'azione cinque minuti dopo essere entrato in gioco.
Impossibilitati a segnare in Champions League prima della partita di martedì a Salisburgo, dove hanno segnato tre gol – e sempre più in difficoltà in Ligue 1 contro l'Auxerre (0-0) e contro il Nantes (1-1) -, i parigini sembrano essere riuscito a sfondare in un Parco dei Principi gremito e senza tifosi del Lione, interdetti a viaggiare.
Clic offensivo
La scintilla offensiva è arrivata soprattutto da Désiré Doué, fortissimo e molto vicino a segnare un gol strepitoso – rifiutato per fuorigioco (52')e) – concludendo un buon movimento di transizione rapida. Aveva già iniziato molto bene questa settimana in Austria (un assist, un gol) e sembra stia facendo buoni progressi.
È stato l'ex Rennais, il più attivo, all'origine del primo gol entrando in area prima di servire Ousmane Dembélé, trascurato dalla difesa dell'OL.
In panchina contro il Nantes e l'Auxerre dopo l'espulsione contro il Bayern Monaco, e mentre il suo rapporto era teso con Luis Enrique, Dembélé, posizionato al centro, ha segnato il suo sesto gol stagionale su cross, mostrando una compostezza insolita per lui (1 -0,8e).
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Nel frattempo, sei minuti più tardi, grazie ad un bel overflow di Nuno Mendes, Désiré Doué ottiene un rigore – trasformato da Vitinha (2-0, 14e) – usando bene il suo corpo per provocare un fallo del capitano dell'OL Corentin Tolisso.
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Raramente così efficace, il Paris si è addirittura avvicinato al 3-0, ma Lee Kang-in, schierato al posto dell'ex lionese Bradley Barcola, ha mancato il controllo e una palla in gol (16e).
L'atteso shock contro l'OL, in gran forma da queste ultime partite, grazie in particolare a un brillante Rayan Cherki, non si era mai verificato fino ad allora, dato che il Parigi era così dominante e di grande impatto. Ma, come spesso accade, quando riesce a essere efficace, il PSG si addormenta in difesa, che domenica era composta da Willian Pacho e Lucas Beraldo, al posto di Marquinhos, lasciati a riposare per un'ora.
Breve interruzione dopo i canti offensivi
Aiutato dal pressing meno alto e intenso dei parigini, il Lione, che non ha perso nessuna delle sue ultime sei trasferte in L1, ha colto l'occasione per ridurre il punteggio, con nuovo spunto da Rayan Cherki.
Dopo un numero in area, in mezzo a tre parigini, ha fatto scivolare la palla verso Georges Mikautadze, che ha battuto Donnarumma in tuffo (2-1, 40').e). Il portiere italiano si è poi arrabbiato da solo contro il georgiano, che lo aveva un po' contrariato riprendendo la palla nella sua rete.
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Nel processo, Jordan Veretout è stato molto vicino al pareggio (43e) ma l'italiano è stato vigile, Achraf Hakimi ha calcolato male un colpo di testa.
Il secondo periodo, meno piacevole del primo, è stato caratterizzato da cori ingiuriosi contro i lionesi da parte della tribuna di Auteuil. L'oratore ha dovuto parlare, mentre un messaggio veniva visualizzato sul grande schermo, e Achraf Hakimi, capitano prima dell'ingresso di Marquinhos, è dovuto andare ai piedi della CUP per chiedere che i cori finissero.
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