L’australiano Usman Khawaja torna in panchina dopo un’interruzione per la pioggia al The Gabba di Brisbane. (Foto di David Gray/AFP tramite Getty Images)
BRISBANE: A giudicare dal poco gioco possibile nel primo giorno del terzo test, l’India avrebbe sperato in uno sforzo migliore da parte dei suoi pacer. La grande sorpresa, però, è arrivata al sorteggio quando Rohit Sharma ha chiamato di nuovo e ha deciso di schierarsi per primo.
Senza dubbio, l’unità in battuta ha un aspetto fragile e questo potrebbe aver giocato un ruolo importante nella decisione. I crolli di prim’ordine del primo inning sono stati una caratteristica regolare per l’India in questo tour. Le preoccupazioni in battuta si sono manifestate anche nell’inclusione di Ravindra Jadeja al posto di Ravichandran Ashwin nell’XI.
A prima vista, la decisione sembra cauta. Le condizioni nuvolose e la minaccia di pioggia imminente avrebbero senza dubbio influenzato la gestione della squadra, ma schierarsi per primi porta con sé una serie di preoccupazioni. Prima di tutto, mette i nuovi giocatori di bowling sotto pressione immediata. Lo ha dimostrato il primo incantesimo insignificante di Mohammed Siraj mentre il pubblico australiano continuava a fischiare ogni volta che entrava.
Questa è stata la prima volta dal 2014 che l’India ha giocato per prima in una prova in trasferta. Anche l’ultima volta che l’India si è schierata per prima dopo aver vinto il sorteggio in Australia è stata al Gabba, nel 2003 sotto la capitaneria di Sourav Ganguly.
L’India sarebbe rimasta delusa da ciò che avrebbe scoperto una volta iniziato il procedimento. Non c’era molto swing in offerta e il rimbalzo spugnoso ha fatto sì che gli apritori australiani si accontentassero di sedersi. È solo quando splende il sole che ci si aspetta che il campo diventi più veloce. I pacer erano anche colpevoli di non aver lanciato un po’ più pieno, vicino alla soglia dei 5 metri, per indurre i battitori in avanti.
Quando il primo ritardo per pioggia è arrivato di 5,3 over, l’Australia era 19/0, con Khawaja e McSweeney contenti di aspettare il loro tempo. In quel periodo, il 58% delle consegne dell’India erano brevi. Una volta ripreso il gioco, l’India sembrava aver capito bene.
Akash Deep, che come previsto ha sostituito Harshit Rana, sembrava penetrante, lanciava più pieno e otteneva un accenno di swing in trasferta. Bumrah ha convinto Khawaja a quadrare alcune volte. I segnali erano promettenti quando è arrivata la seconda e ultima pausa per la pioggia, con l’Australia 28/0 in 13,2 over.
Le previsioni non sono poi così ottimistiche neanche per domenica, ma se i primi giocatori riusciranno ad affrontare in sicurezza la sessione mattutina del secondo giorno, l’Australia potrà iniziare a pensare in grande. È importante che l’India sfrutti al massimo il nuovo pallone da qui in poi.
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