Hanno cacciato Allegri come se fosse l’idraulico di Vinovo. Hanno stravolto il loro Dna e questi sono i risultati
Il direttore sportivo della Juventus Cristiano Giuntoli (C) saluta l’allenatore italiano della Juventus Thiago Motta (L) durante la sessione di allenamento al JTC Continassa di Torino alla vigilia della fase di lega, prima giornata della partita di calcio della UEFA Champions League contro il PSV Eindhoven, a settembre 16, 2024. (Foto di MARCO BERTORELLO/AFP)
Il Venezia non è il Manchester City, la Juve di Giuntoli e Thiago Motta pareggia con gli ultimi in classifica
Hanno cacciato Allegri come se fosse l’idraulico di Vinovo. Hanno quindi spinto una lunga teoria di lacché a perorare la causa della nuova Juventus. A descrivere il modesto Giuntoli come se fosse Italo Allodi. E a colorare Thiago Motta da Guardiola. Quel che è accaduto alla Juventus è qualcosa di mai accaduto nel calcio italiano. Hanno violentato oltre cent’anni di storia. E per chi? Per Giuntoli e Thiago Motta. Una roba da oggi le comiche. Con i tifosi della Juventus appecoronati al suicidio del proprio club. Non tutti ma tanti.
Allegri aveva capito tutto e la sera del suo addio fece capire a tutti cosa pensava di Giuntoli. A futura memoria.
Questa sera allo Stadium il Venezia ultimo in classifica ha pareggiato 2-2. E la Juve ha pareggiato solo grazie a un rigore di Vlahovic all’ultimo minuto. . E dire che da mercoledì sera non si riusciva più a fermare il lavoro di adulazione (evitiamo di essere volgari) dopo la vittoria per 2-0 sul derelitto Manchester City. Vittoria di prestigio per carità ma il City è una squadra in disfacimento.
È bastato il Venezia per ricordare quel che ha combinato la dirigenza della Juve di Elkann. Siamo oltre Montezemolo e Maifredi.
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