Incertezza, paura e tanti dubbi. La trasferta dello Sporting in Belgio, contro il Club Brugge, peggiora l’identità dei leoni e mette in crisi i risultati (2-1). La sconfitta ha aggravato la disputa su João Pereira e l’incontro si è concluso con una netta divisione tra squadra e tifosi, che hanno lanciato una fiaccola in campo e hanno colpito un assistente in campo. Nei giorni successivi la UEFA ha chiuso il settore tifosi della Juventude Leonina per la prossima partita di Champions League, Il presidente Frederico Varandas è rimasto certo che João Pereira sarebbe la soluzione per sostituire Ruben Amorim e Luís Figo ha definito i leoni una “grande squadra che vince poco e soffre molto”.
Se non cercano la fortuna, possono lamentarsi della sfortuna? (la cronaca del Club Brugge-Sporting)
Questi sono tempi incerti e lo Sporting continua a generare molta stampa, più del solito. Eduardo Quaresma si è infortunato in Belgio, ma ha finito per recuperare in tempo per la partita con Boavista ed è stata probabilmente questa la bella notizia degli ultimi giorni per i padroni di casa Leo. Nella direzione opposta, Gonçalo Inácio continua a essere escluso, pur essendo in dubbio. Inoltre, e in uno scenario diverso, João Pereira ha ricevuto il diploma di allenatore di livello 3, anche se non può ancora essere il capo allenatore (solo in Seconda Lega) e deve sperare in un posto al livello 4, l’ultimo. Per ora, Tiago Teixeira continua ad assumere il ruolo di capo allenatore in panchina.
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Scheda del gioco
↓ Spettacolo
↑ Nascondersi
Sporting-Boavista, 3-2
14° turno della Primeira Liga
Stadio José de Alvalade, a Lisbona
Arbitro: Fábio Veríssimo (AF Leiria)
Sportivo: Franco Israele; Eduardo Quaresma (Ousmane Diomande, 73′), Zeno Debast, Matheus Reis; Geny Catamo (Conrad Harder, 66′), Morten Hjulmand, João Simões (Henrique Arreiol, 79′), Maxi Araújo; Francisco Trincão, Geovany Quenda e Viktor Gyökeres
Sostituti non utilizzati: Vladan Kovacevic; Marcus Edwards, Ivan Fresneda, Ricardo Esgaio, Miguel Alves e Marco Couto
Allenatore: João Pereira
Boavista: Cesare; Pedro Gomes (Ibrahima Camará, 72′), Rodrigo Abascal, Filipe Ferreira, Augusto Dabó (Gonçalo Almeida, 72′); Seba Pérez, Miguel Reisinho, Salvador Agra, Bruno Onyemaechi (Manuel Namora, 90+1′); Joel Silva e Róbert Bozeník
Sostituti non utilizzati: Tomè Sousa; Tiago Machado, João Barros, Alex Marques, Tomás Silva e Marco Ribeiro
Allenatore: Cristiano Bacci
Obiettivi: Gyökeres (23′), Bozeník (43′), Trincão (49′ e 66′) e Onyemaechi (58′)
Azione disciplinare: cartellino giallo per Matheus Reis (39′), Abascal (59′), Onyemaechi (75′), Maxi Araújo (80′), Hjulmand (86′) e Seba Pérezz (90+5′), rosso per Pedro Miranda (allenatore di gr, 9′)
“La svolta con Boavista? Di questa svolta si parla da tempo. Siamo andati in ogni partita per vincere, anche in Belgio abbiamo fatto il meglio che potevamo. Entreremo con tutta la voglia di vincere come nelle ultime partite e convinti che a volte il destino ci gioca brutti scherzi che non si ripeteranno più. Se lo Sporting non vince? Non sto parlando di se o di ipotetiche. La vittoria è ciò che dà sicurezza, lo sanno tutti. Risponderebbe mai più a quella telefonata del presidente? Naturalmente ho risposto alla chiamata perché non sapevo cosa fosse. E ripeto che sì, voglio esserci e sono preparato. Continuo a pensarla così”, ha affermato Pereira nell’anteprima dell’incontro.
I leoni hanno affrontato un Boavista lontano da altri tempi e in grandi difficoltà finanziarie, che gli hanno impedito di fare acquisti nell’ultima finestra di mercato. Di conseguenza, il tecnico Cristiano Bacci ha dovuto iniziare la stagione con giocatori delle giovanili ceduti in prestito ad altre squadre, anche se è riuscito a mantenere grandi nomi come Onyemaechi, Abascal, Seba Pérez o Bozeník. Gli scacchisti sono arrivati ad Alvalade con una stagione al di sopra delle aspettative, con due vittorie e cinque pareggi e due punti sopra la zona retrocessione.
“La nostra preparazione per questa partita è stata la stessa delle altre. Questo è tutto quello che posso dire… non sono io a dover valutare gli avversari, ma ci aspetta una partita molto difficile contro una squadra che ha bisogno di punti come noi. Dobbiamo anche segnare e ad Alvalade faremo la nostra partita. La cosa positiva che abbiamo tratto dalla nostra ultima partita è che per la prima volta nella stagione siamo riusciti a combinare due risultati positivi. Questo è ciò che è importante. Ci sono sempre cose da migliorare e manteniamo la nostra mentalità. Non abbiamo mai abbassato le armi e abbiamo sempre lottato. Lo Sporting ha le qualità per ribaltare la situazione”, ha analizzato Cristiano Bacci.
Il tecnico dei Lions ha finito per apportare un solo cambio alla formazione titolare, con Zeno Debast al posto di Ousmane Diomande in difesa, ma è stato privato di un altro difensore nelle ore precedenti la partita: secondo la comunicazione dei Lions, Geremia S. Juste ha mostrato sintomi simil-influenzali e ha saltato la partita. Anche il timoniere della squadra ha fatto un cambiamento, con Joel Silva al posto di Ibrahima Camará a centrocampo.
Come previsto, lo Sporting parte dominante, ma fatica a superare il muro basso di Boavista, entrato in campo con l’obiettivo di non subire gol. Di fronte a una partita a senso unico, si sono presentate delle opportunità, ma Viktor Gyökeres (9′ e 15′) e Geny Catamo (16′) non sono riusciti a battere César. È stato grazie ad un errore di Pedro Gomes che, dopo un rinvio, ha messo la palla ai piedi dello svedese nel tentativo di ritardare per César, che i leoni hanno raggiunto il gol del vantaggio e la tranquillità. Nel duello con il portiere, l’attaccante ha avuto un po’ di fortuna sulla ribattuta, ma non l’ha sprecata (23′).
Il gol ha avuto il potere di svegliare per qualche minuto i tifosi del Boavista, in un momento in cui la squadra di Bacci ha rischiato ed è riuscita a scambiare palla nella metà campo offensiva. Lo Sporting, chiaramente senza pedale dell’acceleratore, si spegne in quel che resta del primo tempo, abbassa l’intensità, appare incapace e la sfiducia dei giocatori viene a galla. Chi non ha vacillato è stato Boavista che, con il primo tiro regalato al gol di Franco Israel, ha segnato… in un altro errore difensivo. Bruno Onyemaechi si è presentato con uno spazio centrale e lo ha lasciato per Salvador Agra sulla destra, che ha crossato sul secondo palo, dove Robert Bozeník è apparso completamente solo, approfittando della mancanza di coordinazione dei difensori per pareggiare (43′).
La squadra biancoverde è tornata dagli spogliatoi con un atteggiamento diverso e, proprio in apertura della fase complementare, tornato al comando del marcatore, in un’azione in cui Francisco Trincão è apparso da solo in area per completare un cross di Maxi Araújo (49′). L’incapacità si ripresenta e, dopo un lancio lungo sulla sinistra, Augusto Dabó isola Onyemaechi, che entra nello spazio tra Debast e Quaresma e tira forte per il pareggio, contando sull’apporto di Israele, che nella foto sembrava pessimo (58′).
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