Una famiglia allargata con sei figli. Non ci giochiamo. «Io sono quella di mezzo», sorride Lucile Lecellier, 26 anni, educatrice specializzata in bambini affidatari. Sua sorella maggiore Clarisse, 31 anni, le ha dato il gusto per le competizioni: “Ha partecipato alle elezioni dipartimentali. » La maggiore aveva vinto il titolo di Demoiselle du Pays Granville. Tutto un mondo di terra, di roseti, una Francia di signorine.
Di testardaggine e fragilità. Al telefono c'è questa risata schietta di Lucile Lecellier. E non solo risate. Lei dice la verità. Fiducia rara: nel 2021, quando si presenta per la prima volta, è sollevata di arrivare solo prima: “Se avessi vinto avrei fatto il lavoro, ma non ero pronta. Di fronte a Youssra, tutta la sera, non ho creduto in me stessa”. Youssra Askry, Miss Normandia 2021 davanti a Lucile, e poi quarta classificata dietro Miss Francia.
Un duello, come una prova e un'iniziazione: “Ero così insicuro di me stesso. Per essere Miss, devi volerlo e mi ci è voluto molto tempo. Ero convinto che sarebbe stata Youssra e che fosse pronta. Voleva andare a Miss Francia. Avevo un po' paura di lei. Quando sul palco eravamo rimasti solo noi due, se avessi vinto mi vennero pensieri assurdi: dovevo fare le decorazioni di Natale e cosa avrei detto al mio capo. Non volevo sentire il mio nome.
Una confessione condivisa segretamente da molte altre Miss. La prima volta a volte è uno shock. La vittoria può scuotere o addirittura far prendere dal panico. La bionda dal profilo perfetto di una reginetta di bellezza è ancora segnata dal suo destino. E con un cartello: “Pensavo di essere troppo vecchio per rappresentarmi. Beh, vecchio… rise. Avevo gareggiato a 24 anni e non c’era una seconda possibilità, ma poi la regola dell’età è stata abolita. Ho lasciato passare tre anni, ho finito gli studi, ho cominciato a lavorare. Sapevo che c'era questo desiderio dentro di me. Non volevo vivere con rimpianti. »
Molto composta, la giovane si era preparata alla sconfitta: e se al secondo tentativo non avesse ancora superato il regionale? “Ho capito che era possibile. Ma il desiderio era più forte”. Il desiderio persiste, come dicono gli psicoanalisti.
Lucida, intera, la Normandia del Canale del Sud inghiotte gli ostacoli. Questo fan assoluto di Star Academy e Koh-Lanta, che vorrebbe unirsi ai gialli o ai rossi, può adottare la modalità sopravvivenza. Signorina France, non è una questione di sopravvivenza nel tratto finale? “Onestamente, ogni giorno mi dico che è una maratona. Questo modo di concatenare le ripetizioni, rifare un dipinto ed essere sempre perfetti, questa è la parola, in controllo, diciamo, in qualsiasi momento. Non ho rinunciato a nulla. Mi fanno male i piedi, c'è stanchezza, stress, ma bello stress, e sono semplicemente emozionato per l'arrivo della grande notte. Se vuoi essere Miss Francia non puoi arrenderti o mostrare un attimo di stanchezza. Questo non si deve vedere, è il contratto”.
E questa volta è assolutamente pronta a sentirsi chiamare per nome verso mezzanotte. Questo appassionato di canzoni degli anni '80 potrebbe intonare: “Tutto ciò che serve è un segno”…
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