L’Espanyol si avvicina alla pausa natalizia senza mostrare segni di resurrezione e senza nutrire la speranza che Manolo González possa mangiare i torroni come allenatore della prima squadra. Nella prima delle tre ‘finali’ che i catalani disputano prima dell’intervallo, hanno colpito un osso. E allo Stadio RCDE dove ha mostrato la sua immagine migliore, fino ad ora.
Ha forato contro un Osasuna che gli chiedeva poco e ora giocheranno una ‘finale’ in maiuscolo mercoledì prossimo contro il Valencia ultimo club e prima di andare in vacanza affronteranno l’UD Las Palmas di un’altra vecchia conoscenza, Diego Martinez.
Tutto ciò avverrà, ma per ora, questo sabato I pappagalli non hanno superato l’esame. Manolo González Ha già detto in più di un’occasione che è necessaria più forza in entrambi i settori per poter ottenere un bottino migliore e vincere ancora. E questo sabato alle Il vantaggio dell’Espanyol si è sciolto in vetta.
Come può una squadra sperare di vincere se non tira tra i tre bastoni? È impossibile. E undici Perico in 95 minuti ha tirato solo una volta tra i tre pali della porta di Sergio Herrera, una frusta di Pol Lozano che avrebbe meritato di essere un gol ma che ha mancato il gol con una parata superba.
Prima porta inviolata in casa nella Liga
L’Espanyol non esisteva in attacco, ma è migliorato in difesa, grazie al suo buon lavoro difensivo e al fatto che l’Osasuna ha graffiato poco, molto poco. Neppure il guerriero Budimir. Per la prima volta in campionato e allo stadio RCDE, il gol dell’Espanyol non ha ricevuto gol, calma e sempre ferma Joan Garcia. La seconda volta finora in questo campionato, dopo la prima al Metropolitano contro l’Atlético a fine agosto. È molto lontano adesso.
Riconoscere e applaudire la prima porta inviolata di un Espanyol che ancora una volta ha deluso e che dovrà migliorare molto per non soffrire la permanenza.
Senegal
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