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la stagione dei cicloni inizia nell’Oceano Indiano il 13/12/2024

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Inizio ufficiale della stagione degli uragani nell’Oceano Indiano

Mentre la stagione degli uragani 2024 si è ufficialmente conclusa di recente sul versante atlantico, dal 1° giugno al 30 novembre, nell’Oceano Indiano sta invece iniziando l’attività tropicale.
In questa parte del mondo, infatti, la stagione degli uragani inizia il 15 novembre, per poi prolungarsi ufficialmente fino al 30 aprile.

È infatti in questo periodo che le condizioni atmosferiche sono più favorevoli alla formazione di sistemi tropicali virulenti, che chiamiamo anche cicloni, a differenza dell’Atlantico dove vengono chiamati uragani e dell’Asia meridionale dove vengono chiamati tifoni.

Distribuzione delle zone di formazione dei sistemi tropicali nel mondo – Via spiagge-laguna

Anche della stagione dei cicloni nell’Oceano Indiano meridionale si parla meno, soprattutto perché poche terre abitate sono interessate dal rischio cicloni a differenza del Nord America o del Sud-Est asiatico. Tuttavia, i cicloni sono molto ricorrenti anche in questa parte del mondo con la formazione di grandi sistemi che possono provocare danni molto ingenti.

Traiettorie dei principali cicloni (categoria 3+) sull’Oceano Indiano meridionale dal 1989 al 2019 – tramite cycloneoi.com

Durante la stagione 2023/2024, ad esempio, nel bacino sono stati registrati due intensi cicloni tropicali (categoria 4), il ciclone Anggrek, formatosi al largo delle coste dell’Australia nordoccidentale a fine gennaio, e il ciclone Djoungou nel mese di febbraio. a nord dell’isola di Rodrigues.

Immagine satellitare del ciclone Anggrek e della tempesta tropicale Candice sull’Oceano Indiano il 25 gennaio 2024 – EUMETSAT

Questa attività ciclonica minaccia ogni anno l’Isola della Riunione, Mauritius e Mayotte. Grandi sistemi hanno già colpito questi settori in passato, causando numerosi danni e vittime.

Per Reunion si possono citare ad esempio l’intenso ciclone tropicale Bejisa che colpì l’isola nel 2014, provocando la morte di una persona, il ciclone Dina, memorabile nel 2002, il ciclone Firinga che causò la morte di 7 persone nel 1989, il ciclone Hyacinthe, che provocò la morte di 7 persone 25 vittime nel 1980 o addirittura il ciclone Jenny, che causò la morte di 37 persone nel 1962.

Il ciclone Bejisa colpisce la Riunione all’inizio di gennaio 2014 – EUMETSAT

La stagione 2024/2025 promette di essere attiva?

Come ogni anno e per ogni bacino ciclonico, le previsioni vengono stabilite da organizzazioni specializzate per considerare l’intensità della prossima stagione dei cicloni. Per questa stagione 2024/2025, Météo- prevede un’attività ciclonica vicina o superiore alla norma nell’Oceano Indiano, e l’organizzazione menziona addirittura una tendenza verso una stagione attiva ancor più che vicina alla norma.

Si prevede infatti che in questo periodo si formino da 6 a 10 temporali in questa regione del globo, di cui da 3 a 5 si trasformeranno in cicloni, secondo le previsioni di Météo-France.

Previsione dell’attività ciclonica per l’Oceano Indiano sudoccidentale per la stagione 2024/2025 – Météo-Francia

Più precisamente, l’attività ciclonica più marcata dovrebbe verificarsi nella parte orientale del bacino, a causa in particolare della presenza di acque anormalmente calde vicino all’arcipelago delle Chagos, che forniscono una maggiore riserva di energia per potenziali sistemi tropicali.

Previsione dell’attività ciclonica per l’Oceano Indiano sudoccidentale per la stagione 2024/2025 – Météo-Francia

Il ciclone Chido minaccia Mayotte

Anche quest’anno l’attività è iniziata presto. Nel mese di agosto si è formato nel bacino il primo temporale tropicale, che si è mantenuto poco intenso e soprattutto molto temporaneo, non minacciando nessuna terra.

A novembre, l’intenso ciclone tropicale Bheki ha causato danni all’isola di Rodrigues mentre passava appena a nord di essa il 20 novembre. Ha poi perso rapidamente intensità mentre circolava appena a nord di Mauritius e dell’Isola della Riunione.

Immagine satellitare dell’intenso ciclone tropicale Bheki il 17 novembre 2024 -EUMETSAT

Dall’inizio di dicembre, questa volta è il ciclone tropicale Chido a fare notizia nel bacino. Dopo essersi trasformata in una tempesta tropicale il 9 dicembre, si è fortemente rafforzata man mano che si avvicinava al nord dell’isola del Madagascar, diventando l’11 dicembre un intenso ciclone tropicale di categoria 4, al limite della categoria 5.

Immagine satellitare dell’intenso ciclone tropicale Chido il 12 dicembre 2024 – EUMETSAT

Dovrebbe ora sfiorare il nord del Madagascar nelle prossime ore prima di dirigersi purtroppo verso Mayotte, che dovrebbe toccare nella giornata di domani sabato 14 dicembre.

Traiettoria prevista del ciclone Chido sull’Oceano Indiano occidentale – Météo-Francia

Le ultime previsioni non sono rassicuranti per l’isola di Mayotte, già posta in allerta ciclonica livello arancione questo venerdì. Il modello Arome di Météo-France prevede un impatto diretto del sistema su Mayotte questo sabato con raffiche che potrebbero superare i 220 o addirittura 250 km/h nel settore, il tutto accompagnato da precipitazioni torrenziali che potrebbero superare i 100 mm in modo generalizzato e un volume particolarmente intenso. mareggiata.

Ultima previsione delle massime raffiche di vento e delle precipitazioni cumulative per Mayotte – Arome via meteociel.fr

L’evoluzione di questo sistema dovrà quindi essere monitorata con molta attenzione nelle prossime ore. Se dovesse colpire Mayotte frontalmente, i danni potrebbero essere particolarmente ingenti sull’isola.

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