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un camper contro il digital divide nei villaggi

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Il camper, un mezzo utile per viaggiare. Ma a Gembloux oggi è diventata una soluzione efficace per combattere il divario digitale. Da settembre, un veicolo riconvertito e ribattezzato “Espace Digital Nomade” percorre i villaggi del comune, per offrire assistenza digitale ai Gembloutois in difficoltà.

“L’idea del camper è davvero quella di avvicinarsi il più possibile ai cittadini. Fino ad ora avevamo uno spazio digitale fisso a Gembloux, ma ci siamo resi conto che alcune persone semplicemente non potevano raggiungere il centro della città” spiega Marine Kröner, responsabile di questo spazio digitale nomade. “Allora perché non andare a incontrare queste persone?”

Un’emulazione collettiva

Varcata la porta del camper, il cittadino può ottenere molteplici servizi, che vanno dall’installazione di un applicativo all’aggiornamento informatico, compresa la stampa di documenti. L’aiuto è individuale, ma l’atmosfera è collaborativa.

“Poiché operiamo senza appuntamento, possono arrivare più persone contemporaneamente. Di conseguenza, le persone si incontrano in gruppi e la domanda di una persona diventa la domanda dell’intero gruppo. Si crea davvero un’emulazione collettiva, alla quale non abbiamo non necessariamente aspettarmelo.”

Il CEDEG, l’unità per l’occupazione e lo sviluppo economico di Gembloux, è dietro l’iniziativa sullo spazio nomade digitale. Per mettere il camper sulle strade, l’organizzazione beneficia di un fondo europeo. Anche la Città di Gembloux è partner ed è convinta dell’importanza del servizio.

“Il digitale è una cosa positiva, ma non dobbiamo lasciare nessuno di ostacolo” ricorda Gauthier De Sauvage, assessore al digitale nella città di Cutlers. «Questa iniziativa risponde a un’esigenza e, come assessore alla transizione digitale, sono davvero molto sensibile».

Uno strumento intergenerazionale

Da quando il camper è in viaggio, il feedback è stato eccellente. L’aiuto digitale è prezioso e si rivolge a tutte le generazioni. Sul campo, Marine Kröner lo osserva “Il divario digitale colpisce tutti. Ad esempio, molti giovani, sebbene abituati al cellulare, hanno difficoltà a scrivere un’e-mail o a scrivere un curriculum quando lasciano la scuola”.

“Per noi è quindi fondamentale poter aiutare e formare persone dai 7 anni ai 90 anni e oltre”.

Se nelle prossime settimane vi imbattete nel camper, non esitate a bussare alla loro porta. I manager CEDEG saranno felici di aprirsi con te e supportarti nei tuoi sforzi digitali.

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