È ufficiale. Secondo un comunicato dell'Eliseo diffuso da Franceinfo, il presidente della Repubblica annuncerà venerdì mattina in un comunicato il nome del nuovo primo ministro.
Finalmente una decisione? Giovedì 12 dicembre, l'Eliseo ha annunciato, in un comunicato stampa riportato da Franceinfo, che Emmanuel Macron nominerà il futuro primo ministro venerdì 13 dicembre mattina. Mentre aveva promesso, martedì, la nomina dell'inquilino di Matignon a “le prossime 48 ore“, il Capo dello Stato posticipa leggermente la scadenza. Secondo le informazioni riportate dal canale d'informazione, citando l'entourage del Capo dello Stato, la scadenza iniziale è stata posticipata perché il Presidente “conclude le consultazioni”.
François Bayrou è davvero il favorito?
Ma allora chi succederà a Michel Barnier? Il nome del presidente del MoDem (Movimento Democratico), François Bayrou, ricorre con insistenza da diversi giorni sui media, tanto da essere visto come il favorito nella rosa dei candidati del presidente. Inoltre, l'uomo, 73 anni, è stato invitato all'Eliseo”su richiesta del presidente” Martedì 10 dicembre, secondo BFMTV. Circolano però altri nomi, come quello di Bernard Cazeneuve. L'ex membro del Partito socialista ed ex primo ministro sotto François Hollande era già stato menzionato prima della scelta di Michel Barnier. E secondo uno dei suoi amici più stretti, ha riacquistato una certa popolarità Infine, Sébastien Lecornu, attuale ministro delle Forze armate, Catherine Vautrin, ministro del partenariato con i territori e del decentramento, e Anche Jean-Yves Le Drian, ex ministro degli Esteri, rientra nelle voci citate su Matignon.
Recentemente è stato fatto anche un ultimo nome: quello di Roland Lescure, ex ministro dell'Industria, primo sostenitore dopo anni trascorsi a sinistra, ma su questa scelta il campo macronista e quello repubblicano sembrano divisi. I partiti di sinistra (LFI, Verdi e Comunisti) continuano a sostenere Lucie Castets, scelta dal NFP durante l'estate. Il Partito socialista, guidato da Olivier Faure, ha comunque assicurato giovedì che ogni membro di un governo che non sia di sinistra sarà escluso dal partito, riferisce Le Figaro. Una posizione importante che semina ancora più dubbi nella gente.
pubblicato il 12 dicembre alle 20:20, Sébastien Salpietro, 6Medias
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