La fantasia dei cartelli durante le manifestazioni contro il presidente coreano Yoon Suk-yeol, Uber che offre i taxi “Uber Notre-Dame”, i Mondiali 2030 che si giocheranno in tre continenti… L’epoca è ricca di informazioni travolgenti tra cui scegliere o completamente inutile. Grazie al nostro editorialista Jean-Marc Proust, proviamo a vedere più chiaramente nella giungla di queste assurdità.
È il 2024 e.
E in Corea sono in corso gravissime proteste contro il presidente Yoon Suk-yeol dopo che ha tentato di imporre la legge marziale d'emergenza. Ancora non sappiamo perché ci sia stata un'emergenza o perché la legge dovesse essere marziale, ma per Yoon non ha funzionato. Dopo essere scampato per un pelo all’impeachment, sarà probabilmente perseguito per incitamento all’insurrezione. Gli è già vietato lasciare il Paese e un secondo tentativo di licenziamento lo minaccia. Abbiamo visto prospettive politiche più incoraggianti.
Per consolarsi, Yoon avrà tutto il tempo per guardare le gigantesche e spontanee manifestazioni organizzate contro di lui. Se la sua legge marziale prevedeva il controllo di tutti i media, ha ignorato – a torto – l’immaginazione dei manifestanti. Tuttavia, quest’ultimo ha dimostrato un’incredibile inventiva e audacia. Il giornalista Fabien Schneider ne ha fotografati alcuni che valgono il loro peso nel bibimbap mentre le bandiere e gli slogan competono tra assurdità e poesia, in una logica quasi dadaista.
Beh, sembra che queste bandiere ti siano davvero piaciute. Grazie mille per il tuo feedback, le tue condivisioni e i tuoi Mi piace. In segno di ringraziamento, vi consegno un secondo lotto.
— Fabien Schneider (@fablin.bsky.social) 10 dicembre 2024 alle 12:02
IL cultura pop occupò lì un posto privilegiato (“Star Wars Resistance Army Seoul Sezione”, “Associazione nazionale di coloro che riuscirono a riservare posti per i Coldplay”). Abbiamo potuto marciare con amici animali politicizzati (“Unione Nazionale dei Gatti Proletari”) o feticisti (“Circolo di Studio del Profumo delle Zampe di Cucciolo”). Le preoccupazioni della vita quotidiana sono state espresse in maniera disillusa (“Associazione Nazionale Mani e Piedi Ghiacciati”) o procrastinando (“Associazione di persone che non sanno decidere cosa guardare sulle piattaforme di streaming”).
Alcuni hanno espresso il loro profondo disimpegno (“Associazione nazionale per la permanenza a casa”), altri, al contrario, sono stati molto precisi nelle loro richieste (“Associazione raccomandazioni per i menù del pranzo dei dipendenti”).
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Da parte mia, mi sarebbe piaciuto marciare sotto il cartello “Direzione centrale del movimento per non guardare il cellulare quando si cammina”, evitando quello del “Club nazionale di quelli che non sanno preparare una bandiera” che è troppo colpevole secondo i miei gusti.
Per Fabien Schneider, queste bandiere permettono ai coreani non abituati alle manifestazioni di mostrare “ che “anche loro” sono scesi in piazza “. Con questi slogan, alcuni dei quali esistevano già nel 2016, le manifestazioni diventano meno intimidatorie. Quanto basta per fare il tradizionale” no…no…nessuna esitazione! » che sentiamo in Francia da decenni?
È il 2024 e.
E dal 6 dicembre Uber propone taxi “Uber Notre-Dame”, personalizzati con vetrate e doccioni, destinati a visitare l'Île de la Cité e i suoi dintorni. Dopotutto, niente di grave. Solo che, oltre a pagare per girare in tondo, dovrete sopportare un podcast storico (scusate l'ossimoro) di Lorànt Deutsch, noto più per le sue opinioni religiose e monarchiche che per il suo rigore storico. Parigi vale una messa, va bene, ma perché farsi una predica? Quando ci sarà un Uber Parigi-Varennes commentato da Stéphane Bern?
È il 2024 e.
E alla FIFA non importa di noi. Ha appena annunciato l'assegnazione dei Mondiali del 2034 all'Arabia Saudita, un paese rinomato per il suo clima temperato e la qualità della sua erba, senza dimenticare il suo vigile rispetto per i diritti degli uomini e, ancor di più, delle donne. State tranquilli, saranno i Mondiali di calcio maschile, quindi non c'è da aspettarsi alcuna immodestia, anche se.
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Poiché la felicità non arriva mai sola, i Mondiali 2030 si giocheranno in Sud America (Uruguay, Paraguay e Argentina), in Africa (Marocco) e in Europa (Spagna e Portogallo). Tre continenti per permettere a giocatori e tifosi di viaggiare al meglio: chi potrebbe dire di meglio? In un momento in cui il riscaldamento globale è passato da una semplice minaccia a una serie di problemi ormai inevitabili, non possiamo che accogliere con favore un’iniziativa così brillante.
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