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Il nuovo capo della Banca nazionale Martin Schlegel taglia nuovamente il tasso di interesse di riferimento

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La decisione sul tasso d’interesse della Banca nazionale svizzera (BNS) era attesa con ansia, ma ora ha preso una decisione: la banca ha nuovamente ridotto il tasso d’interesse di riferimento, portandolo ora allo 0,5%. Dal 13 dicembre si applica il nuovo tasso d’interesse di riferimento.

Secondo la BNS il forte taglio dei tassi di riferimento è dovuto al fatto che la pressione inflazionistica di fondo si è nuovamente attenuata. Allentando la politica monetaria la banca tiene conto di questo sviluppo. “La Banca nazionale continuerà a seguire attentamente la situazione e, se necessario, adeguerà la politica monetaria per garantire che l’inflazione rimanga nell’ambito della stabilità dei prezzi a medio termine”, afferma la banca.

L’inflazione è scesa dall’1,1% di agosto allo 0,7% di novembre. Sia i beni che i servizi hanno contribuito a questo declino. Nel complesso, secondo la BNS, l’inflazione in Svizzera continuerà a essere determinata principalmente dai servizi interni.

La nuova previsione condizionale di inflazione è inferiore a quella di settembre a breve termine. Ciò riflette principalmente l’inflazione inferiore al previsto dei prodotti petroliferi e alimentari, afferma la banca. Nel medio termine la situazione è cambiata poco grazie al taglio odierno dei tassi d’interesse.

La nuova previsione riguarda la stabilità dei prezzi per l’intero periodo di previsione e corrisponde a una media annua dell’1,1% per il 2024, dello 0,3% per il 2025 e dello 0,8% per il 2026. La previsione si basa sul presupposto che la BNS -La il tasso di interesse di riferimento è dello 0,5% per l’intero periodo di previsione. Senza il taglio dei tassi deciso oggi, secondo la BNS, la previsione condizionale di inflazione sarebbe inferiore.

L’economia globale è cresciuta moderatamente nel terzo trimestre del 2024. Recentemente in molti paesi l’inflazione è stata nuovamente vicina agli obiettivi delle banche centrali. Tuttavia, l’inflazione di fondo è rimasta elevata. In previsione di un ulteriore calo dell’inflazione, nel trimestre diverse banche centrali hanno ulteriormente tagliato i tassi di interesse di riferimento. Secondo la BNS, nei prossimi trimestri la pressione inflazionistica di fondo all’estero dovrebbe ridursi gradualmente. Allo stesso tempo, è probabile che la crescita moderata dell’economia globale continui.

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