L’elenco degli infortuni che affliggono la squadra del Real Madrid in questa stagione è più lungo del numero delle partite giocate dagli uomini di Ancelotti. Negli ultimi mesi è diventato raro che una partita non finisca con un altro giocatore che si dirige verso la sala di trattamento. Le partite contro Getafe e Athletic hanno fornito una breve tregua dopo una serie di otto partite consecutive che hanno lasciato dietro di sé un totale di dodici vittime. Ma è tornata la sfortuna recente: la trasferta di Girona ha provocato un infortunio al quadricipite per Mendy, mentre Mbappé è rientrato da Bergamo con un fastidio al basso coscia sinistra, in attesa degli accertamenti previsti giovedì. In totale, ci sono stati 27 infortuni di varia gravità che hanno colpito la prima squadra, eppure il Real Madrid continua a superare questi intoppi più e più volte, rimanendo saldamente nella lotta per il titolo della Liga, ancora vivo in Champions League. e guarda verso la Coppa Intercontinentale, che potrebbe regalare il secondo trofeo in una stagione ricca di sfide e numerosi infortuni.
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Il Real Madrid ha una media di più di un infortunio a partita. Quella contro l’Atalanta è stata la 23esima partita dell’era Ancelotti in questa stagione, e i suoi ragazzi hanno registrato 27 assenze per infortuni, siano essi traumatici, muscolari o anche solo piccoli fastidi. Vale anche la pena notare che Alaba ha iniziato la stagione alle prese con una rottura del legamento crociato anteriore dell’anno scorso, e anche due diplomati dell’Academy che hanno viaggiato per il tour negli Stati Uniti, Palacios e Joan Martínez, si sono infortunati prima dell’inizio della competizione: il primo durante il viaggio e il secondo a pochi giorni dal suo ritorno. In particolare, abbiamo escluso anche una malattia comune: la gastroenterite che ha messo da parte Lunin a ottobre, impedendogli di raggiungere la sua Nazionale durante la seconda sosta per le Nazionali.
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Il malore sofferto dall’ucraino non gli ha impedito di partecipare a nessuna partita con il Real Madrid. E’ uno dei pochi giocatori che può dire di essere sempre a disposizione di Ancelotti. Si contano quasi sulle dita di una mano: Fran García, Rüdiger, Valverde, Modric, Güler, Endrick e Lunin sono i sette membri della prima squadra che non sono ancora passati dalla sala di cura.
Le assenze più lunghe riguardano i giocatori infortunati che sono stati assenti per un periodo prolungato. Alaba è vicino al suo ritorno proprio mentre si avvicina il primo anniversario del suo infortunio, avendo saltato tutte le 23 partite. Carvajal è assente da undici partite (in precedenza ne aveva saltata un’altra per un colpo), mentre Militao è indisponibile da sei. Oltre a questi, solo altri tre infortuni hanno comportato assenze superiori a un mese per le loro vittime: Camavinga è stato fuori per un mese e mezzo (nove partite) per una distorsione alla caviglia rimediata alla vigilia della Supercoppa; Brahim ha saltato 39 giorni (otto partite) a causa di un infortunio all’adduttore lungo della gamba sinistra; e Ceballos è stato assente per 32 giorni (sei partite) a causa di una distorsione alla caviglia destra.
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Nonostante il fitto calendario, nessun altro giocatore ha ancora subito cinque assenze consecutive; anche se in alcuni casi, come quello di Courtois, è stato un susseguirsi di pause nazionali ad interrompere la competizione in questo primo terzo di stagione. In totale, i quindici giocatori infortunati hanno accumulato un totale di 94 partite perse.
Nella scorsa stagione il Real aveva già subito 19 infortuni, otto in meno rispetto al conteggio attuale. Tuttavia, tali lesioni erano più a lungo termine. Oltre alle rotture dei legamenti crociati di Courtois e Militao, ci sono stati altri otto infortuni che hanno richiesto più di 30 giorni di recupero.
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