L'ASSE ha dato di sé una pallida immagine domenica sera contro l'OM (0-2). Olivier Dall'Oglio, molto turbato dopo l'incontro, non ha esitato a sottolineare i suoi punti deboli. Sono sempre più preoccupanti.
Dopo il 5-0 di Rennes, l'ASSE cercava il riscatto domenica sera contro l'OM. Ma in un Calderone tutto esaurito, non c'era corrispondenza. Con un gol di Rabiot al quarto d'ora di gioco e un altro di Greenwood a inizio ripresa, i marsigliesi non hanno dovuto forzare il loro talento per conquistare i tre punti. Si accontentarono di controllare gli Stéphanois che erano troppo deboli per metterli in difficoltà. “Ci è mancata aggressività, tecnica e profondità. Per mantenerci dovremo essere anche più vincitori”, ha commentato Olivier Dall'Oglio al termine dell'incontro, irritato da una domanda sulla sua riluttanza a schierare insieme i suoi due attaccanti, Lucas Stassin e Ibrahim Sissoko.
Di rara povertà
Ottimista anche Sissoko nel passaggio in zona mista. Il maliano ha detto chiaramente che l'ASSE dovrà alzare il suo livello per sperare di mantenersi. Il che è abbastanza evidente, perché ieri il suo livello sembrava più quello di una squadra di L2 che di una L1… Sicuramente all'opposto era l'OM, e sicuramente c'erano diversi assenti. Ma i Verdi erano poveri in modo preoccupante, sia tecnicamente che mentalmente. Nel 5-4-1 impostato da Dall'Oglio non ha offerto assolutamente nulla, lo stadio si è svuotato ancor prima del fischio finale, dopo un'interruzione di pochi minuti dovuta ad uno sbuffo di fumo nel kop nord. “Non vediamo più nulla”, cantavano i Magic Fans sul loro stand. Ma a terra, dal lato di Saint-Etienne, non c'era proprio niente da vedere. I verdi sono apparsi rassegnati, sono stati battuti in tutti i momenti di gioco compreso l'impegno, e avrebbero potuto subire un'altra sconfitta senza le parate di Gautier Larsonneur, mentre Geronimi Rulli era tecnicamente disoccupato. Vista la natura della partita, la differenza di livello con l'OM, l'ASSE se l'è cavata con leggerezza con questo 2-0. Gli restano ancora una partita di L1 a Tolosa venerdì e l'arrivo dell'OM in Coupe de France, prima della sosta invernale e di un mercato di cui Dall'Oglio non ha nascosto l'importanza durante la sua ultima conferenza stampa. “Spero che Babbo Natale sia generoso perché secondo me è fondamentale, ma non sono io a decidere”, ha scivolato. Un messaggio al suo datore di lavoro, Kilmer Sports, che dovrà essere molto più ispirato nelle scelte di reclutamento di gennaio rispetto alla scorsa estate. Per il resto, il destino di questa povera squadra del Saint-Etienne sembra già segnato…”
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