Per affrontare il Racing Club de Lens a Bollaert, Jean-Louis Gasset ha tentato una mossa tattica che potrebbe sembrare ardita, optando per una difesa a cinque, una configurazione senza precedenti per il Montpellier nelle ultime settimane. Era stata scelta solo per il viaggio a Le Havre per facilitare l'integrazione di Nikola Maksimovic. L'obiettivo era chiaro contro il Sang et Or: rafforzare la base difensiva e sperare in un gol contro un avversario formidabile. Purtroppo questo approccio si è rivelato del tutto inefficace.
Fin dai primi minuti il Montpellier ha sofferto. Il primo tempo sembra un attacco-difesa, con l'Héraultais incapace di trattenere la palla o di proiettarsi davvero in avanti. Il Lens, dal canto suo, ha aumentato le sue incursioni fino ad aprire logicamente il punteggio, nonostante un possibile fallo su Arnaud Nordin poco prima del gol. Il destino era comunque inevitabile.
Nella ripresa, Jean-Louis Gasset e il suo staff correggono la situazione tornando alla difesa a quattro, soprattutto grazie all'ingresso di Wahbi Khazri e al riposizionamento di Becir Omeragic a centrocampo. Questo riadattamento ha trasformato Montpellier nelle sue intenzioni, ritrovando equilibrio e dinamismo. I Pailladins hanno avuto anche due occasioni più che chiare, in particolare con Téji Savanier, ma senza riuscire a pareggiare. Non bisogna però escludere che l'apparenza della partita e il fatto che i Sang et Or fossero in vantaggio nel punteggio giustifichino anche questo cambio di volto. Le altre scelte che seguirono, in gran parte focalizzate sull'attacco (Adams, Ndiaye, ecc.), distorceranno ovviamente una possibile analisi.
Questa battuta d'arresto sottolinea l'importanza per Gasset e Printant di trovare la formula giusta. Contro il Nizza non ci sarà più tempo per esperimenti difensivi. Il Montpellier dovrà osare giocare per sperare di prendere punti e mantenere la speranza di essere ancora possibile.