Sono cambiate tante cose da quando Trump è entrato in carica nel gennaio 2017 e Macron è salito al potere quattro mesi dopo. La Russia sta combattendo una guerra in Europa; Israele è impegnato in un sanguinoso conflitto con i gruppi militanti alle sue porte; il Regno Unito ha lasciato l’UE; e il sistema politico francese è ora paralizzato, con l’estrema destra pronta al potere mentre la popolarità di Macron è a brandelli.
Ma Macron ha forma, sia nell’usare lo sfarzo francese quando i tempi sono duri, sia nell’ingraziarsi Trump. È una bromance come raramente il mondo ha visto.
La domanda è se il viaggio in Francia mostrerà a Trump che cercherà di mantenere una facciata di statista in vista del suo secondo mandato, o se tornerà alle tendenze ampollose ed euroscettiche viste nei suoi primi quattro anni. Una cosa è certa però: si divertirà con lo sfarzoso evento televisivo, un fatto di cui Macron è ben consapevole. Il suo invito riflette un'acuta consapevolezza di ciò che solletica l'uomo che sarà ancora alla Casa Bianca molto tempo dopo che il suo migliore amico francese avrà lasciato il potere.
Strane strette di mano e parate militari
La relazione tra Macron e Trump ha plasmato entrambe le loro presidenze.
Pochi possono dimenticare la stretta di mano di 29 secondi di un maschio alfa tra i due al vertice della NATO a Bruxelles nel 2017, la prima grande apparizione internazionale di Macron, che ha descritto come un “momento della verità”.
Circa un mese dopo, fece di tutto per accogliere Trump alle celebrazioni del giorno della Bastiglia di quell'anno a Parigi e impressionò la sua controparte americana con bande musicali, sfilate e sorpassi. Due anni dopo, in occasione del 75° anniversario dello sbarco in Normandia, Macron ha cercato di sfruttare la storia della Francia e dell’Europa facendo appello direttamente a Trump affinché mantenga la “promessa della Normandia” riconoscendo l’importanza dell’UE e della NATO.
E così nel 2024 il rapporto continua a fiorire. Macron si è precipitato a congratularsi con Trump per la sua vittoria il mese scorso ancor prima che fosse confermata. Mentre Trump si prepara a sbarcare nella capitale francese, Macron spera di sfruttare quella che i funzionari francesi descrivono come una “vicinanza” con la sua controparte americana per convincerlo che è lui l’europeo a cui dovrebbe prestare ascolto.
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