Al 4° piano del Centro Pompidou, Antonio d'Agata svela l'intera estensione della sua vita in un'ambiziosa residenza artistica di 100 giorni intitolata Metodo. Questa esperienza coinvolgente, intima e meticolosa invita i visitatori nel cuore del processo creativo del fotografo.
Nella Sala 21bis, di modeste dimensioni, fino al 31 dicembre, attende un'installazione minimalista: mensole lineari lungo le pareti e una struttura centrale composta da 37 cubi. Qui d'Agata svela attentamente i suoi archivi, insieme ai suoi pensieri e alle sue ossessioni. Lo spazio buio e chiuso ricorda una camera oscura o, più propriamente, un laboratorio mentale in cui l'artista dà forma e significato al suo lavoro.
Il programma è rigoroso, con un obiettivo ambizioso: riempire lo spazio con 256 taccuini di lavoro in 100 giorni, con una media di 2,5 taccuini al giorno. Per raggiungere questo obiettivo, d'Agata approfondisce i suoi archivi fisici e digitali, estraendo fotografie digitali e analogiche, oggetti cari, mappe e testi letterari.
Dopo anni vissuti in modo nomade, esplorando le frange e le zone di conflitto del mondo, d'Agata ha compiuto il passo senza precedenti di radicarsi in un unico luogo. Piuttosto che presentare una mostra convenzionale, cerca di dare forma tangibile ai suoi pensieri, di organizzare le sue idee e di tentare di “chiudere un ciclo”. Questo sforzo introspettivo gli consente di rivisitare il suo lavoro e creare un messaggio coerente, strutturando la sua produzione per evitare che si dissolva nel caos dell'interpretazione. È una ricerca di struttura e formalizzazione che l'artista ora ritiene “necessaria”.
La forza e la bellezza di Metodo risiedono anche nell'intimità condivisa. Ogni giovedì sera, gli autori ospiti si uniscono a d'Agata per esplorare temi fondamentali nel suo lavoro: storia, crudeltà, fragilità, desiderio e morte. Queste conversazioni offrono al pubblico un'opportunità unica per scoprire le influenze che hanno plasmato l'artista e le profonde riflessioni che guidano le sue creazioni. La presenza continua dei visitatori, liberi di vagare e interagire con d'Agata, favorisce una dinamica lontana dalla rigidità di un'apertura espositiva tradizionale. Invece, la natura in evoluzione della mostra offre nuove prospettive, incoraggiando visite ripetute per testimoniare la sua trasformazione.
Antonio d'Agata: Metodo
Fino al 1 gennaio 2025
Centro Pompidou
Piazza Georges-Pompidou
75004 Parigi, Francia
http://www.centrepompidou.fr
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