Le scuole e i trasporti saranno i più colpiti, senza che la mobilitazione si limiti a loro.
Mentre il clima politico peggiora nuovamente e questo mercoledì in Parlamento vengono esaminate due mozioni di censura, anche il clima sociale si fa teso. Un intersindacato del servizio civile ha deciso per questo 5 dicembre una mobilitazione che promette di riunire più di quella precedente, almeno a marzo: aveva riunito il 6,4% degli scioperanti nel servizio civile statale e il 4% in quello ospedaliero. e operatori territoriali.
Diversi settori economici rimarranno quindi in parte fermi, in particolare per protestare contro il piano di risparmio di 1,2 miliardi di euro portato avanti dal ministro della Funzione pubblica Guillaume Kasbarian. Piano che potrebbe essere rimesso in discussione con la prevista caduta del governo.
L'intersindacato dovrebbe riunire tutti i grandi sindacati, ad eccezione della Force Ouvrière, che punta invece su uno sciopero di tre giorni rinnovabile il 10, 11 e 12 dicembre, in linea ad esempio con le mobilitazioni della SNCF. 160 punti manifestazione sono individuati dalle varie tessere sindacali. A Parigi i manifestanti partiranno da Bercy a partire dalle 14 per raggiungere Place d'Italie.
Colpite pesantemente le scuole
Il settore dell’istruzione appare già il più colpito dalla mobilitazione: gli insegnanti accumulano motivi di malcontento, dall’aumento dei giorni di attesa (allineati al settore privato, da 1 a 3 giorni), agli stipendi in leggera progressione nonostante l’inflazione, dopo un congelamento prolungato del punto indice.
La FSU-Snuipp, il sindacato maggioritario nell'istruzione primaria, prevede “il 65% di scioperanti” giovedì nelle scuole, e fino al “78% di scioperanti e più di 300 scuole chiuse a Seine-Saint-Denis”. Lo Snes-FSU, il principale sindacato delle scuole secondarie, conta su “almeno il 50% degli scioperanti nelle scuole medie e superiori”.
Negli aeroporti voli cancellati
La mobilitazione riguarderà anche gli aeroporti: martedì l'aviazione civile ha preso l'iniziativa chiedendo alle compagnie aeree di anticipare e ridurre i voli per la giornata. Il 10% dei voli per Roissy, il 25% per Orly o il 50% per Marsiglia vengono quindi cancellati, in orari diversi (mattina per Roissy, sera per Orly e Marsiglia).
“Nonostante queste misure preventive, sono comunque prevedibili interruzioni e ritardi”, avverte anche la Direzione generale dell'aviazione civile (DGAC). Questa richiesta di sciopero nel servizio pubblico riguarda in particolare i controllori del traffico aereo, che hanno lo status di dipendenti pubblici.
Per il resto dei trasporti, SNCF, RATP e Keolis dovranno pubblicare mercoledì le previsioni di traffico, ma il settore potrebbe risentirne.
Sanità: colpiti ospedali e asili nido
Anche il servizio civile ospedaliero dovrebbe decidere uno sciopero, col personale colpito in modo diverso: a Marsiglia, la CGT dell'ospedale Timone ha programmato “numerosi scioperi”. A Parigi, anche la CGT dell'Assistenza pubblica – Hôpitaux de Paris (AP-HP) si riunirà alle 14 a Bercy.
Anche il settore della prima infanzia potrebbe mobilitarsi, con possibili scioperi negli asili nido. Diverse città hanno annunciato chiusure, come Lille o Saint-Brieuc. La mobilitazione va oltre la semplice giornata del 5 dicembre, dal momento che le badanti erano già in sciopero a novembre, per chiedere aumenti salariali e il ritorno ad un tutore per 5 bambini entro il 2027.
Rifiuti, energia… Mobilitazioni disparate
Oltre a questi movimenti, conosciuti in anticipo e molto strutturati, potrebbero seguire altri settori. La raccolta dei rifiuti dovrebbe quindi essere interrotta in più luoghi, dalla Mayenne alla regione parigina passando per l'Hérault.
Anche il settore energetico invoca uno sciopero, senza grandi conseguenze per l'opinione pubblica: a perdere le penne sono soprattutto le imprese del settore, in particolare EDF. Sono le trattative salariali a costituire il principale motivo di malcontento.