Il sindaco di Antibes Juan-les-Pins ha reagito all'annuncio di Marineland, che prevede la chiusura definitiva il 5 gennaio. Un duro colpo per la Regione e per i dipendenti del parco dovuto, secondo l'assessore, alla mancata anticipazione da parte dello Stato.
La notizia è arrivata questo mercoledì 4 dicembre: il parco Marineland di Antibes prevede una “chiusura definitiva” tra un mese, il 5 gennaio 2025. È una “brutta notizia per il territorio”, ha subito reagito il sindaco della città LR Jean Leonetti. “Riaffermiamo il nostro sostegno ai dipendenti del parco”.
Questo annuncio “riempie di tristezza gli eletti e gli abitanti di Antibes Juan-les-Pins”, assicura il consigliere che ritiene tuttavia che fosse “inevitabile”.
Questa proiezione del parco è la conseguenza del prossimo divieto degli spettacoli di cetacei in Francia previsto per il 1° dicembre 2026, la nuova legislazione dovrebbe avere gravi conseguenze finanziarie per Marineland, che quindi non può rimanere aperta.
Le orche delle “vittime collaterali”
Se questa legge mira a tutelare il benessere degli animali, il sindaco di Antibes Juan-les-Pins rileva che non è accompagnata da alcuna misura per proteggere i cetacei e denuncia politiche affrettate.
“Dal 2020, lo Stato non è stato in grado di realizzare la creazione di un santuario marino, progetto irrealistico anche a livello finanziario e logistico”, scrive Jean Leonetti. “Pertanto ora pone i cetacei del parco in una situazione contraria all’obiettivo originario del benessere degli animali”.
Di conseguenza, il sindaco della città annuncia di restare vigile “sul futuro degli animali, che non devono diventare vittime collaterali di decisioni politiche non sufficientemente anticipate”.
Oggi, due orche rimangono presenti nel parco Marineland di Antibes, Wikie e Keijo. Le associazioni chiedono regolarmente il loro ricovero nei santuari marini e si oppongono al trasferimento in parchi acquatici stranieri, mentre recentemente era stata avanzata l'ipotesi di trasportare le orche in Giappone.