Nonostante sia ormai conosciuta a livello internazionale, la Festa delle Luci nasce da una tradizione dai connotati religiosi. I vari sindaci di Lione hanno lavorato duramente per renderlo l'evento che conosciamo oggi.
Un evento imperdibile nel periodo invernale a Lione. La Fête les Lumières ritorna questo giovedì 5 dicembre per una nuova edizione. Sebbene l'evento sia conosciuto a livello internazionale da 25 anni, in origine era una semplice tradizione con connotazioni religiose.
Nel 1852, nel mese di settembre doveva essere inaugurata una statua commissionata dalle autorità religiose, prima che l'evento fosse rinviato all'8 dicembre a causa di un'alluvione della Saône.
Ma il giorno dell'inaugurazione il maltempo torna a minacciare. L'evento sta per essere cancellato, prima che il cielo si schiarisca definitivamente. I lionesi misero allora delle candele alle finestre per ringraziare la Vergine Maria di averli protetti dalla tempesta.
Eventi di quartiere
Questo spirito originale della Festa delle Luci continua ancora oggi. Ogni 8 dicembre, molti residenti di Lione e dintorni illuminano le loro finestre con le candele.
Anche il sistema “Lumignons du cœur” si basa su questa tradizione. Ogni anno i partecipanti sono invitati ad acquistare una candela al prezzo di due euro, il cui ricavato viene devoluto ad un'associazione. Quest'anno l'associazione prescelta è Alynea, Samu social 69.
Dagli anni '80 l'evento cominciò ad essere conosciuto come “Festa delle Luci”. Convergenzail mensile di solidarietà del Secours populaire, riferiva nel 1982 che i Babbi Natale dell'associazione partecipavano all'evento offrendo “candele e biglietti di auguri ai passanti”. Nel 1989, l'allora sindaco, Michel Noir, decise di illuminare i monumenti della città la sera dell'8 dicembre.
Negli anni '90, tuttavia, la Festa delle Luci rimase un evento celebrato in modi diversi in ogni quartiere di Lione. Nel 1995, il 1° arrondissement ha organizzato una degustazione di 69 tipi di pane. Nel 4° arrondissement viene lanciata la corsa podistica “La Croix-Roussienne”, mentre nell'8° arrondissement, place du Général-André, l'associazione dei genitori di una scuola organizza una sfilata di lanterne prima dei fuochi d'artificio.
Una dimensione turistica
Questi eventi sono principalmente iniziative associative e pubbliche. Fu nel 1999 che il sindaco Raymond Barre fece del Festival delle Luci un evento che durò quattro giorni.
Poi, la vera svolta avvenne negli anni 2000, sotto il mandato di Gérard Collomb, che lavorò per promuovere la città di Lione e il suo evento oltre il territorio. L'ex sindaco dà alla Festa delle Luci una dimensione artistica e soprattutto turistica.
“Da un lato, il fatto di utilizzare artisti contemporanei specializzati nella luce, dall'altro la creazione di partenariati pubblico-privati con aziende stabilite nella regione, e infine la diffusione oltre i confini di Lione”, spiega Louis Faivre d'Arcier , direttore degli archivi municipali di Lione.
Una scommessa vincente per la città di Lione, che ormai accoglie ogni anno diversi milioni di visitatori in occasione della Festa delle Luci.
Victoria Solano, Pauline Tugend con Laurène Rocheteau
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