Faceva più caldo del previsto Manolo González nella conferenza stampa dopo la sconfitta e l’eliminazione di Copera per mano del UD Barbastro. L’allenatore del Lugo ha assicurato che non è una questione di atteggiamento, ma di successo in entrambi i settori, che i due gol erano evitabili e che il rigore contro di lui ha complicato le cose. L’allenatore di Espanyol sostiene il recupero del livello mostrato nei confronti del RC Celta de Vigo e pensare alla partita di campionato contro CF Getafe.
Analisi del duello: «Nel primo tempo abbiamo iniziato bene, non abbiamo fatto male né è stato un problema di atteggiamento, la cosa normale sarebbe stata uno 0-2 nel primo tempo. Dal rigore ci sono stati errori, imprecisioni e la cosa si complica, ecco perché si finisce per perdere. Non credo sia stato un problema di atteggiamento, ma con lo 0-2 si sarebbe chiusa la partita. “Tiri un rigore, in un’azione non pericolosa, e loro segnano 1-0 senza tirare in porta”.
Gira pagina: «Dobbiamo preparare la partita CF Getafe Bene, abbi la mentalità dell’altro giorno. “Oggi non è stato un problema di attitudine ma di successo.”
Festa meno comune: «Quando vuoi giocare devi sfruttare i minuti che hai per rivendicarti. Non abbiamo avuto il livello di successo, dobbiamo fare le cose bene ogni settimana con la squadra che deve giocare. La scorsa settimana abbiamo capito bene, questo è ciò che dobbiamo cercare fino alla fine del campionato, ottenendo l’approccio giusto e i migliori undici”.
Cosa è andato storto: «La squadra ne è uscita carica di atteggiamento, ma non è solo una questione di corsa e di atteggiamento: bisogna avere successo e finezza, e noi non l’abbiamo avuta. I due gol sono evitabili a livello difensivo. È stata una questione di successo sotto porta e di regalare due gol evitabili; non è atteggiamento, ma non abbiamo avuto successo in nessuno dei due ambiti e questo ti penalizza.
Problemi sopra: «Quando fai 50mila cross devi attaccare l’area, noi abbiamo vinto pochi tiri. Ci sono state occasioni chiare, molte situazioni in attacco per fare più danni di quanto abbiamo fatto oggi. “È ora di fare autocritica.”
Come ci si sente ad essere l’allenatore di questo fallimento? «Non deve marcare la squadra. Queste partite le ho vinte al contrario, so cosa può succedere e l’ho già avvertito e detto quanto fosse importante. Siamo entrati bene, ma se non sei capace di segnare in queste partite non meriti di passare il turno e così è stato.
Nessun successo: «Le partite vanno sempre combattute e gareggiate come si deve. La squadra ci ha provato fino alla fine, ma non c’è stato alcun successo sotto porta e ci hanno fatto male due situazioni molto evitabili e loro non possono segnare così contro di te”.
Siete rimasti sorpresi dall’approccio rivale? “NO. IL UD Barbastro Ha fatto la sua partita, difendendo bene l’area con un muro basso, cosa che già sapevamo; È stato più un nostro problema. Se non lo apri diventa complicato. “Abbiamo concesso un rigore e la partita si è complicata”.
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