Il won sudcoreano è crollato martedì dopo la proclamazione della legge marziale da parte del presidente Yoon Suk Yeol, subito invalidata dall'Assemblea nazionale ma che ha gettato il Paese nell'incertezza. Intorno alle 20 in Francia, la moneta asiatica ha perso l'1,55% contro il biglietto verde, a 1.428,29 won per dollaro.
In precedenza, era sceso a 1.444,09 won, la prima volta dall’ottobre 2022 e a un soffio dal minimo di 15 anni di 1.444,78. Yoon Suk Yeol ha spiegato che la sua decisione era mirata “proteggere” il suo paese di “Forze comuniste nordcoreane ed eliminazione degli elementi ostili allo Stato”. Nel suo mirino l’opposizione, in particolare il Partito democratico (DPK), che detiene la maggioranza nell’Assemblea nazionale e che egli accusa di aver “paralizzato il governo”.
Negli ultimi mesi l’opposizione ha avviato molteplici procedure di impeachment nei confronti di membri del governo e dello stesso presidente, accusati in particolare di corruzione. Negli ultimi giorni ha anche organizzato massicce manifestazioni, tra l'altro per chiedere la nomina di un procuratore speciale incaricato di indagare su un caso di manipolazione del mercato azionario che coinvolge la First Lady, Kim Keon Hee.
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“Situazione incerta”
Nonostante la chiusura del palazzo dell'Assemblea Nazionale da parte dell'esercito, circa 190 deputati (su 300) sono riusciti a sedersi martedì e hanno votato all'unanimità per abolire la legge marziale, cosa che sono autorizzati a fare. Dopo questo voto, il Ministero della Difesa ha tuttavia indicato che la legge marziale resterà in vigore e che spetterà solo al presidente Yoon abrogarla.
“La situazione è ancora incerta”ha commentato Marc Chandler, di Bannockburn Global Forex, che ha continuato a pesare sul vinto, che si è ripreso solo parzialmente dopo l'invalidazione da parte dell'Assemblea. Ancor prima di questo sviluppo, la situazione era già in cattive condizioni, minata da una chiara decelerazione dell’inflazione in Corea del Sud e dalla scelta di un allentamento monetario da parte della banca centrale (BOK).
Dopo una prima riduzione in ottobre, la BOK ha sorpreso giovedì tagliando nuovamente il tasso di riferimento al 3%, nel tentativo di rilanciare l'economia, in un contesto di domanda interna fiacca e di rallentamento delle esportazioni. Per gli analisti di Pantheon Macroeconomics, l’istituzione ha scelto “a dare priorità alla crescita ed è pronto a tollerare un deprezzamento della propria moneta”. Ancor prima della proclamazione della legge marziale, “Il won era già la valuta più fragile dell’Asia”ha insistito Marc Chandler, per il quale la moneta dovrebbe restare sotto pressione.
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