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Dopo la grazia concessa da Joe Biden al figlio Hunter, Donald Trump punta ad un “negazione di giustizia”: News

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Prima di lasciare la Casa Bianca, Joe Biden ha concesso la grazia presidenziale a suo figlio Hunter, accusato di possesso illegale di armi da fuoco ed evasione fiscale, riferisce la CNN lunedì 2 dicembre. Una decisione che ha fatto sobbalzare Donald Trump.

È una decisione che non manca di far parlare di sé negli Stati Uniti. Come riportato dalla CNN, lunedì 2 dicembre il presidente americano Joe Biden ha deciso di offrire la grazia presidenziale al figlio Hunter, risparmiandogli così una possibile pena detentiva per condanne federali legate al possesso illegale di armi da fuoco e alla frode fiscale. Questo atto arriva dopo che il 46esimo presidente del Paese aveva pubblicamente e ripetutamente assicurato che non avrebbe perdonato suo figlio, che in questi casi rischia tra i 17 ei 25 anni di carcere.

Il suo successore alla Casa Bianca, Donald Trump, non ha mancato di reagire sul suo social network Truth. “La grazia di Joe nei confronti di Hunter include gli ostaggi del J-6, che sono imprigionati da anni? Quali abusi e quale negazione della giustizia“, ha castigato il futuro presidente americano, riferendosi ai suoi sostenitori processati per aver invaso il Campidoglio il 6 gennaio 2021 per protestare contro la sua sconfitta elettorale contro Joe Biden. Donald Trump ha promesso di graziarli una volta tornato al potere.

Joe Biden evoca un “errore giudiziario” contro suo figlio

In una dichiarazione rilasciata domenica 1 dicembre, Joe Biden ha dichiarato: “Oggi ho firmato la grazia per mio figlio Hunter“, sostenendo che il procedimento giudiziario contro suo figlio era motivato politicamente e che si trattava di un “errore giudiziario“.”Ho detto che non avrei interferito con il processo decisionale del Dipartimento di Giustizia e ho mantenuto la parola data anche quando ho visto mio figlio essere perseguito selettivamente e ingiustamente“, ha affermato il presidente americano.

Come sottolinea la BBC, non è la prima volta che un presidente americano concede la grazia a un membro della sua famiglia. Nel 2001, Bill Clinton ha graziato il fratellastro più giovane per un reato legato alla cocaina commesso nel 1985.

pubblicato il 2 dicembre alle 15:21, Quentin Marchal, 6Medias

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