Grazie ai suoi cinquanta milioni di utenti, Doctolib cerca di sviluppare la sua offerta applicativa con una nuova funzionalità che suscita preoccupazione.
Il 20 novembre Doctolib ha annunciato l'implementazione di una nuova scheda «Salute» che permette di memorizzare tutti i vostri dati sanitari, in particolare le vostre allergie, cure o vaccinazioni. L’obiettivo è poi quello di poterli condividere rapidamente con un medico partner. Una funzione che riprende l’idea del sistema “Il mio spazio sanitario”, che ha il dono di dare fastidio all’Assicurazione Sanitaria, che vede una “ambiguità” tra i due servizi, uno pubblico, l’altro commerciale.
In un'inchiesta pubblicata su Le Monde i diversi attori coinvolti si oppongono. Doctolib nega di voler “privatizzare” i dati sanitari o di immaginare “un’altra cassaforte digitale”, dato che ne abbiamo già una su My Health Space.
L’assicurazione sanitaria chiede “chiarimenti”
Ma per l'assicurazione sanitaria questo sistema è duplicativo: “Abbiamo sempre ritenuto utile, rilevante e persino necessario che attori pubblici e privati fossero coinvolti nella stessa tabella di marcia sulla sanità digitale, e questo è ciò che sta accadendo, il che è molto positivo, ma il luogo di riferimento per l’hosting dei dati sanitari è il servizio pubblico», spiega Thomas Fatôme, direttore dell’organizzazione a Le Monde.
Precisa che attende un “chiarimento” da parte di Doctolib, mentre ha cominciato a circolare un forum tra gli operatori sanitari contro la piattaforma. Tra i firmatari, sindacati sanitari e associazioni di pazienti, che segnalano una potenziale “privatizzazione” dei dati sanitari essenziali.
Problema: secondo le informazioni di Le Monde, il forum è stato lanciato dalla delegazione della sanità digitale (DNS), che proviene dal Ministero della Salute. Il che, ancora una volta, ha irritato i professionisti: “Essere contattati dalla nostra amministrazione centrale che ci ha detto che aveva scritto un articolo e che sarebbe stata contenta se lo firmassimo… è davvero incredibile”, esclama Franck Devulder, capo della Confederazione. delle unioni dei medici francesi, al quotidiano serale. Il giornale ha anche indicato che gli era stato chiesto di pubblicare l'articolo.
Doctolib “scioccato”
Di conseguenza, l'articolo alla fine non dovrebbe apparire, soprattutto perché Geneviève Darrieussecq, il ministro della Sanità, non è stata informata.
Il forum ha “scioccato” Doctolib, soprattutto perché proviene dalla loro autorità di vigilanza: “Come può il DNS (…) avanzare simili accuse?” si chiede Stanislas Niox-Chateau, titolare della società francese, di cui anche lo Stato è azionista.
Interrogato dal quotidiano della sera, il Ministero della Salute invoca il suo “dovere di neutralità” e assicura di essere “vigile”, in particolare affinché il quadro normativo “sia ben rispettato”.
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