IL Gazzetta dello Sport ha intervistato il professor Daniele Andreini, responsabile dell’Unità Operativa di Cardiologia Clinica e di Cardiologia dello Sport presso l’Ospedale Galeazzi di Milano.
Cosa è successo a Bove?
“Sembra essere stato il classico arresto cardiaco. Al 99% dei casi si tratta di un’aritmia del cuore. È stato rianimato, gli è stato fatto il massaggio cardiaco. Non si può escludere che il cuore sia ripartito con il massaggio e che poi sia stato necessario usare il defibrillatore, in ambulanza o in ospedale. Se c’è una causa scatenante sotto, l’aritmia passa ma poi si può ripresentare”.
In quali casi si può prevedere ciò che è successo?
“L’aritmia non si può vedere prima. A volte invece si può intercettare la causa scatenante. È molto difficile diagnosticarle”.
Cosa avverrà nelle prossime ore?
“Nella stragrande maggioranza dei casi gli esami svelano qual è stato il problema, se una cicatrice al cuore, un accumulo di grasso, una coronaria anomala. Se poi sarà tutto negativo, gli faranno uno studio approfondito dell’attività del cuore”.
Potrà tornare a giocare?
“È presto per dirlo. Se è stato un arresto cardiaco defibrillato, indipendentemente dalla causa, un ritorno alle gare è difficile. Ma è prematuro parlarne”.
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