Una giornata ad alta tensione. Lunedì 2 dicembre l'Assemblea nazionale decide sul delicatissimo disegno di legge sul finanziamento della previdenza sociale (PLFSS). Il testo, frutto di un compromesso tra una commissione di senatori e deputati, sarà esaminato nella seduta delle 15.00. Allo stato attuale, non dovrebbe essere votato né dalla sinistra né dall’estrema destra, in una Camera profondamente divisa. Il governo potrebbe avvalersi dell'articolo 49.3 della Costituzione per adottarlo, il che lo esporrebbe a una mozione di censura della sinistra e del Raggruppamento Nazionale. Segui il nostro live streaming.
Marine Le Pen accusa Matignon di aver “chiuso la discussione”. “Il governo ha espresso la volontà di non modificare il PLFSS, questo è estremamente chiaro e ne abbiamo preso atto”, ha assicurato domenica Marine Le Pen, dopo un incontro con il presidente del Rally Nazionale, Jordan Bardella. Quest'ultimo ha minacciato una mozione di censura contro il governo di Michel Barnier, in un messaggio pubblicato su X.
Il governo “resta aperto al dialogo”. L'entourage di Lo ha detto domenica a franceinfo il ministro dei Conti pubblici, Laurent Saint-Martin “Il dibattito sul bilancio continua”. L'esecutivo “resta aperto al dialogo come è stato fin dall’inizio”ha aggiunto Matignon.
La parte “entrate” approvata al Senato. La Camera alta ha approvato domenica la prima parte del bilancio dello Stato per il 2025, con 200 voti favorevoli e 15 contrari. La seduta è stata interrotta da numerosi incidenti, i tre gruppi di sinistra (socialisti, ambientalisti, comunisti), in minoranza, avendo deciso di dimostrare la loro “rabbia” disertando l'emiciclo e boicottando le ultime ore del dibattito e del voto.
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