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la RN è nettamente in testa, LR e la NFP eliminati

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Il candidato del National Rally (RN) Jordan Duflot spera di succedere all'ex deputato Flavien Termet, che si è dimesso tre mesi dopo la sua elezione, ufficialmente per motivi di salute.

Il Rally Nazionale (RN) manterrà il suo posto? Due mesi dopo le dimissioni per motivi di salute di Flavien Termet, eletto a 22 anni deputato nella prima circoscrizione elettorale delle Ardenne – e divenuto per alcune settimane il deputato più giovane dell'Assemblea – gli elettori del territorio sono tornati chiamati alle urne questa domenica per il primo turno delle elezioni legislative parziali.

Con una partecipazione del 30,5%, l'RN Jordan Duflot è in vantaggio con il 39,12% dei voti, secondo i risultati comunicati dalla prefettura delle Ardenne. Molto più avanti dell'ex deputato del Rinascimento Lionel Vuibert (25,42%), lanciato nella battaglia senza appartenenze partigiane ma sostenuto dal campo presidenziale. Come trasposizione della divisione presidenziale del 2017 e del 2022 tra Marine Le Pen ed Emmanuel Macron, i due candidati si qualificano per il secondo turno che si giocherà l'8 dicembre.

Rapidamente, il capo dei deputati della RN la mandò “Congratulazioni” al suo rappresentante. Un segno, secondo lei, che “la dinamica elettorale è in crescita” dopo la vittoria fiammante del partito una settimana fa nella città di Rognac (Bocche del Rodano). “Domenica prossima la scelta sarà chiara agli elettori: prepararsi all’alternanza e sanzionare le politiche e le scelte di bilancio disastrose del governo”ha indicato Marine Le Pen, in un contesto di minaccia al governo Barnier e ai testi di bilancio.

Eliminati, i repubblicani fanno meglio

Se i repubblicani, alleati del blocco centrale nella coalizione di governo, fanno decisamente meglio che a luglio con il 16,04% dei voti per Guillaume Maréchal, si ritrovano, visto l'alto livello di astensione, eliminati dalla corsa ( ottenendo il 12,5% ​​degli iscritti è necessario per qualificarsi al secondo turno delle elezioni legislative). Una conseguenza diretta dell’assenza di un unico candidato “nucleo comune”.

Unico premio di consolazione per il partito di destra, che prende nettamente le distanze dalla figura del Nuovo Fronte Popolare (NFP). Con il 10,64%, anche Damien Lerouge non sarà al secondo turno. Una delusione rispetto alle elezioni anticipate di giugno dove questo socialista raggiunse il 17,48% dei voti, prima di ritirarsi tra i due turni a favore del candidato macronista di fronte alla RN. Nonostante il “fronte repubblicano”, il Partito della Fiamma ha vinto il collegio elettorale con quasi il 53%.

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