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la dissoluzione vista da chi l’ha vissuta nel 1997

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Lo scioglimento dell'Assemblea nazionale da parte di Jacques Chirac è ricordato come l'errore più monumentale della Quinta Repubblica. In questo estratto di “Sensitive Affairs”, personaggi politici che l'hanno vissuta nel 1997 confidano la loro reazione alla decisione di Emmanuel Macron.

9 giugno 2024: la sera del secondo turno delle elezioni europee, il Raggruppamento Nazionale è arrivato primo con il 31,4% dei voti. Questo è il doppio rispetto al campo presidenziale. Ma la vittoria del partito di estrema destra sarà presto eclissata da un altro evento politico, questa volta imprevisto.

Sono le 21 quando Emmanuel Macron, sulla scalinata dell'Eliseo, parla. Nessuno sa cosa annuncerà. Dopo aver preso atto dell'estrema destra che avanza in tutta Europa, il Presidente della Repubblica pronuncia queste frasi: “Ho deciso di restituirvi la scelta del nostro futuro parlamentare, quindi stasera scioglierò l’Assemblea nazionale attraverso il voto”.

Nelle fila della maggioranza, lo shock è immenso… e per alcuni fa rivivere ricordi amari. Per Dominique de Villepin, questo scioglimento ne fa eco a un altro, quello del 1997. Allora segretario generale dell'Eliseo, l'ex ministro è rimasto nella memoria come il genio del male che avrebbe spinto il presidente Chirac a pronunciare queste parole: “Ho deciso di sciogliere l’Assemblea nazionale”. Con i risultati che sappiamo…

Usando quest'arma costituzionale a doppio taglio, Jacques Chirac si è semplicemente fatto hara-kiri. Voleva rilanciare il suo mandato settennale, è passato dalla maggioranza comoda alla… convivenza. Nelle elezioni legislative che seguirono, vinse la “sinistra plurale” e fu un primo ministro socialista, Lionel Jospin, a stabilirsi a Matignon per cinque anni. Il fallimento fu così clamoroso che per ventisette anni nessun presidente rischiò di sciogliere l’Assemblea.

Nessuno, fino a Emmanuel Macron, nel 2024. A differenza del 1997, nessuno se lo aspettava. E con la RN in testa la situazione è ben diversa “pericoloso”, commenta Dominique de Villepin. Sbalordito, l'ex portavoce dei Verdi (entrato all'Assemblea nel 1997 grazie alla sinistra plurale) Dominique Voynet confida di essersi chiesto “se fossimo in un movimento di orgoglio infantile, di cinismo irresponsabile, o se fosse un colpo di genio”… L’ex presidente François Hollande fornisce la seguente analisi: In entrambi i casi, 97 e 2024, lo scioglimento è apparso come un fatto personale, e non come un processo che potesse essere compreso dai francesi.” Quanto a Lionel Jospin, il primo ministro della Convivenza lo vede “un gioco rischioso…”.

Come Jacques Chirac, Emmanuel Macron è uscito indebolito da questa scelta. Ma questa volta non abbiamo ancora misurato tutte le conseguenze. Senza contare che, secondo la Costituzione, il presidente potrebbe sciogliere nuovamente l'Assemblea a partire dal giugno 2025…

Estratto da “Lo scioglimento del 1997: dietro le quinte di un fiasco”, in visione il 1° dicembre 2024 in “Questioni delicate(Nuova finestra) (Nuova finestra)“, una coproduzione Télévisions, France Inter e INA, adattato da una trasmissione di France Inter.

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