Il 1° dicembre segna l'inizio ufficiale dell'inverno meteorologico in Francia, ma è importante capire che questa data non significa necessariamente un freddo immediato. Non sempre, infatti, calendario invernale e meteorologico invernale coincidono perfettamente, ed è utile distinguere questi due concetti per comprendere meglio cosa vi aspetta nei mesi a venire.
Perché questa differenza tra inverno meteorologico e calendario?
Calendario e inverno meteorologico © Il canale meteorologico
La differenza tra l'inverno meteorologico e inverno calendario sta principalmente nel modo in cui vengono definite queste stagioni e nel modo in cui vengono utilizzate per scopi pratici.
Calendario invernale corrisponde alla definizione tradizionale delle stagioni, come registrato nel calendario. Si comincia intorno alle 20 Dicembredurante il solstizio d'invernoe termina verso il 20 marzo. Questo è il periodo in cui celebriamo il Natale e il Capodanno e in cui la durata della luce del giorno è più breve. Questo periodo coincide con l'angolo della Terra rispetto al Sole, il che spiega i giorni più brevi e le notti più lunghe, caratteristici dell'inverno.
Inverno meteorologico iniziare 1 dicembre e termina il 28 o 29 febbraio (a seconda degli anni), coprendo i tre mesi di dicembre, gennaio e febbraio. Questa definizione viene utilizzata da climatologi e meteorologi per ragioni pratiche, poiché semplifica l'analisi dell'andamento climatico raggruppando i mesi della stessa stagione in periodi fissi. Infatti, periodi fissi di tre mesi (inverno meteorologico) sono più adatti per raccogliere dati climatici e analizzare le tendenze a lungo termine. Questa divisione consente di confrontare meglio le stagioni tra loro.
Grandi differenze climatiche in Francia
L'inverno in Francia è caratterizzato da una grande diversità climatica, influenzata dalla geografia e dalle condizioni atmosferiche.
In media, le temperature diurne in inverno variano tra 3°C e 10°C nella maggior parte del paese, con significative variazioni regionali. La media invernale nazionale è di +5,4°C. Ma dall’inizio del nostro secolo, questa media è stata spesso vicina ai 7°C, e il valore più mite è stato quello del 2019-2020. I cinque inverni più freddi dal 1900 in Francia si sono verificati tra il 1928 e il 1963, di cui il 1962-1963 è stato il più rigido.
IL tipi di tempo in inverno dipendono ovviamente dalla direzione dei venti e dalla provenienza delle masse d'aria. In Francia, i venti dominanti provengono da sud-ovest, il che spiega il carattere oceanico del nostro clima.
Temperature
Nel nord della Francia le temperature sono più basse, a volte scendono sotto lo zero. Gennaio è il mese più freddo dell'anno.
Nel sud della Francia, in particolare lungo la Costa Azzurra e nel sud-ovest, le temperature medie rimangono più elevate, tra 7°C e 10°C, con periodi freddi meno intensi e meno duraturi.
Il record del freddo in Francia è stato registrato a Mouthe, nel Doubs, con -36,7°C nel gennaio 1968. In inverno, invece, si registrano anche record di mitezza, soprattutto in Corsica, con 22,4°C ad Ajaccio. nel gennaio 1997.
Con il riscaldamento globale, gli inverni stanno diventando notevolmente più caldi in Francia, con un'accelerazione dal 2010. Il numero di giorni di gelo sta diminuendo, soprattutto nelle città, legate alle “isole di calore urbane”. Gli ultimi inverni freddi sono stati il 2005, 2009 e 2012.
Il numero dei giorni di gelo è in costante diminuzione in Francia. Ecco, Nancy © Il canale meteorologico
Precipitazione:
L'inverno è una stagione piovosa, con medie da 80 a 100 mm al mese nelle regioni pianeggianti e costiere. Queste piogge sono spesso più abbondanti sulla costa atlantica, dove possono superare i 150 millimetri al mese a dicembre e gennaio. Le inondazioni sono uno dei pericoli dei nostri inverni sulla Francia continentale, come quelli dell'anno scorso il Nord e il Passo di Calais.
Le Alpi e i Pirenei ricevono abbondanti nevicate, che possono accumularsi anche per diversi metri in quota, favorendo le attività sportive invernali. Tuttavia, da circa quindici anni, sulle nostre montagne la copertura nevosa è diventata molto irregolare, e spesso assente. sotto i 1500 m d'altitudine.
Nevicare :
La neve è più frequente nelle zone montuose (Alpi, Massiccio Centrale, Pirenei), dove cadute significative sono frequenti tra dicembre e marzo. La neve resta invece rara, o addirittura inesistente, sulle coste atlantiche e nelle regioni mediterranee, dove l'inverno è più mite.
Periodi di pioggia gelata sono possibili nelle regioni centrali e orientali della Francia, in particolare quando una perturbazione da ovest colpisce aria con temperature vicine allo zero.
Proprio come il numero dei giorni di gelo, nel nostro Paese le giornate di neve stanno diminuendo, et i Natali bianchi stanno diventando sempre più rari.
Evoluzione del numero di giorni di neve in Francia dal 1950 © Il canale meteorologico
Venti e tempeste:
Le tempeste in Francia si verificano principalmente in inverno © Il canale meteorologico
L'inverno in Francia è la stagione dei temporali, in particolare sulle coste atlantiche. I venti violenti soffiano frequentemente, soprattutto a gennaio e febbraio, con raffiche che in alcune regioni possono raggiungere i 100-130 km/h.
Tempeste come quelle di Dicembre 1999, Xynthia (2010) et Klaus (2009) hanno dimostrato che i venti in inverno possono causare danni considerevoli.
L'inverno in Francia, sia meteorologico che di calendario, ci immerge in un periodo di transizione caratterizzato da temperature più fredde, paesaggi a volte innevati, ma anche condizioni meteorologiche a volte difficili. Il 1° dicembre non annuncia solo l'inizio di questa stagione, ma anche la promessa di momenti di relax a casa, di preparativi per le feste di fine anno e, per alcuni, di una vacanza in montagna. Ma ci ricorda anche la necessità di prepararci ai cambiamenti delle condizioni climatiche, che si tratti di neve sulle strade o di imprevisti cali di temperatura, soprattutto in un contesto di prezzi energetici elevati.
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