Otto giorni prima della riapertura di Notre-Dame de Paris, venerdì Emmanuel Macron farà un'ultima visita in dieci tappe della cattedrale restaurata, trasmessa in diretta televisiva.
Seguendo le orme del Presidente della Repubblica, il mondo scoprirà le prime immagini della nuova Notre-Dame, a più di cinque anni dall'incendio che la devastò nell'aprile 2019.
Questo “vagabondaggio”secondo i termini dell'Eliseo, deve iniziare intorno alle 10:30 e durare due ore. La prima fase si svolgerà all'aperto, sulla piazza e sulla sua pavimentazione in pietra calcarea appena terminata. Saranno presenti il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, e l'architetto che ha progettato la piazza, Bas Smets.
Nella seconda tappa entreranno nella cattedrale Emmanuel Macron, sua moglie Brigitte, l'arcivescovo di Parigi Laurent Ulrich e il responsabile dei restauri Philippe Jost.
L'occasione per una prima panoramica degli interni descritti come suggestivi, con la pietra bionda ripulita che torna a risplendere e una prospettiva sulla croce dorata troneggiata sul retro dell'edificio.
Terza tappa: l'attraversamento del transetto, alla scoperta delle volte in pietra restaurate con gli stessi metodi e materiali del Duecento.
Durante queste fasi, Emmanuel Macron ascolterà le spiegazioni di Philippe Villeneuve, capo architetto dei monumenti storici, e Henry de Reviers, artigiano del muratore e del tagliatore di pietre.
Passerà davanti ai nuovi arredi liturgici in bronzo – compreso l’altare -, progettati dal designer Guillaume Bardet, e davanti alla statua della Vergine sul Pilastro, miracolosamente salvata dall’incendio del 2019.
Nebulizzazione del fuoco
La quarta e la quinta tappa prevedono un'ascesa al cielo o quasi, con la scoperta della cornice, prima quella del coro poi quella all'altezza della cuspide. Il bosco, cioè le strutture in legno che risalivano al Medioevo, scomparve tra le fiamme e fu ricostruito in massello di quercia.
Il passaggio attraverso il quadro sarà l'occasione per discutere del nuovo sistema di sicurezza antincendio, che beneficia delle innovazioni tecnologiche.
È quindi dotato di un sistema di nebulizzazione dell'acqua che, in caso di incendio, diffonde una nebbia di finissime goccioline per soffocarlo.
Dopo la salita, ritorno a terra per la sesta tappa, dove i visitatori scenderanno sul versante settentrionale del coro per ammirare i murali.
Lo stesso vale per la settima tappa della cappella Saint-Marcel. Liberati dallo sporco che li mascherava, i suoi colori ritrovati promettono, secondo i gestori del sito, a “Effetto Cappella Sistina” e un “fuochi d'artificio” visivo.
Durante l'ottava e la nona tappa, i visitatori scopriranno il reliquiario con la preziosa corona di spine, salvata dall'incendio, poi le statue che compongono il Voto di Luigi XIII.
Infine, la decima e ultima tappa sarà dedicata al Grande Organo di Notre-Dame, che vedremo ma che ascolteremo solo quando riaprirà il 7 dicembre.
L'organo più grande della Francia, comprende 8.000 canne, alcune delle quali hanno le dimensioni di una penna a sfera e altre misurano più di 10 metri di altezza.
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