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minacciato di censura, il governo risponde all'ultimatum del RN

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La portavoce dell'attuale governo, Maud Bregeon, ha risposto venerdì 29 novembre alla continua minaccia di censura brandita dal Raggruppamento Nazionale (RN). Michel Barnier, pur facendo regali all’estrema destra, ricorda che i “compromessi” si fanno in più persone.

Maud Bregeon difende un “passo importante” dell'esecutivo nei confronti dei suoi avversari politici. Ospite di 2 questo venerdì 29 novembre, il portavoce del governo ha risposto all'ultimatum lanciato il giorno prima da Marine Le Pen, che chiedeva a Michel Barnier diverse modifiche al progetto di bilancio per evitare la censura.

La Rn attende ancora, entro lunedì, concessioni sulla rivalutazione delle pensioni di tutti i pensionati dal 1° gennaio e la cancellazione del rimborso dei farmaci inizialmente previsto. E questo, dopo aver già ottenuto una “vittoria” politica, l'abbandono di una nuova tassa sull'elettricità.

“Per trovare dei compromessi bisogna essere in due”, risponde Maud Bregeon. Il portavoce del governo chiede: “Madame Le Pen e il Raggruppamento Nazionale vogliono davvero stanziare un budget per la Francia? Oppure Marine Le Pen e il Raggruppamento Nazionale vogliono mettere la Francia con le spalle al muro?”

Tuttavia, rifiuta qualsiasi regalo alla Rn, “ascoltiamo i 577 deputati e attraverso loro i 65 milioni di francesi”.

Tanto più che all’ultimo impegno offerto per evitare la censura non è stato probabilmente seguito un’equivalente riduzione della spesa, per compensare il deficit delle casse statali, ovvero 6 miliardi di euro su questa unica misura.

Una misura senza finanziamenti?

Interrogata su questo punto, Maud Bregeon ha risposto: “A volte vorrei davvero porre queste domande (sul risparmio corrispondente, ndr) a coloro che ogni giorno ci chiedono nuove concessioni”. L'eletto, tuttavia, conferma che la traiettoria di bilancio del deficit del 5% viene mantenuta, mentre la Francia si sta muovendo sempre più verso il 6,1%.

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È tutti i giorni Domani: Bilancio, Michel Barnier vuole ridurre l'AME – 29/11

Per soddisfare la manifestazione nazionale, il governo Barnier ha previsto anche un taglio dell'Aiuto sanitario statale (AME), prevedendo una riduzione del “paniere delle cure”, cioè delle cure che possono essere coperte gratuitamente. Resta il fatto che, per la portavoce, la soluzione migliore sarebbe piuttosto quella di controllare “l'immigrazione clandestina”, sottolineando così il lavoro del collega dell'Interno, Bruno Retailleau.

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