L'ex sindaco del comune di Hauts-de-Seine, condannato per frode fiscale e appropriazione indebita di fondi pubblici, ha chiesto ai tribunali di annullare la sua sentenza che gli impedisce di partecipare alle prossime elezioni comunali, secondo le informazioni di BFMTV.
Non lo aspettavamo, ma è tornato. Patrick Balkany ha intrapreso un'azione legale per ribaltare la sua condanna a 10 anni di ineleggibilità che sconta dal 2019 per frode fiscale e riciclaggio di denaro. Questa richiesta è stata presentata il 25 ottobre, secondo BFMTV, che ha rivelato l'informazione questo giovedì. L'ex sindaco di LR di Levallois-Perret desidera candidarsi nuovamente per questo incarico alle prossime elezioni, nel 2026. Per allora avrà scontato i suoi quattro anni e mezzo di prigione (scontati con una pena modificata dal 2022), ma non essere allo scadere della pena di ineleggibilità.
“Erano già cinque anni fa. Sono stato in prigione per quasi un anno e ho indossato un braccialetto elettronico. E con Isabelle rimborsiamo ogni mese al fisco 1.300 euro. Quindi sì, ho chiesto che la pena di ineleggibilità venisse sospesa per potermi rappresentare”. conferma a BFM il principale interessato.
Spera di sostituire l'attuale sindaco, Agnès Pottier-Dumas, ex capo di gabinetto di Patrick Balkany e sostenuta da Les Républicains e dall'UDI durante la campagna municipale del 2020. Lei è stata eliminata tra i due turni dai Balcani dopo aver affermato che loro non lo avrei fatto “nessun ruolo nel municipio di Levallois, nessun ruolo in nessun dipartimento della città o in nessuno dei suoi satelliti”, mentre questi furono al centro di numerose controversie legali.
Nuovo processo richiesto nel 2024
Con la moglie Isabelle Balkany, questa figura dell'Hauts-de-Seine è stata coinvolta in numerosi casi di frode fiscale, corruzione e riciclaggio di denaro. Nel 2019 è stato condannato a 100.000 euro di multa e a quattro anni di carcere per evasione fiscale e a cinque anni per riciclaggio di denaro. L'ex consigliere comunale targato LR è stato finalmente rilasciato dopo aver fatto appello, avendo avuto la possibilità di setacciare i televisori per lamentarsi della sua condanna. La coppia è stata infine condannata in appello ad una pena leggermente ridotta, 4 anni e mezzo per lui e 3 anni e mezzo per lei.
All'inizio del 2023 è stato nuovamente interrogato dalla Brigata per la repressione della delinquenza economica (BRDE) con l'accusa di appropriazione indebita di fondi pubblici organizzata sotto la maschera di un'associazione. Nel maggio 2024, l’ennesimo colpo di scena nella vicenda balcanica: i tribunali decidono un nuovo processo per valutare il risarcimento dei danni riconosciuti allo Stato. Finora l'ex sindaco di Levallois-Perret ha sempre proclamato la sua innocenza, nonostante l'accumulo di prove e decisioni giudiziarie.
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