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nove donne accusano l'attore Gérard Darmon di violenza sessuale e sessista

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Sono sarti, truccatori, parrucchieri o assistenti di produzione, e tutti accusano Gérard Darmon. In un'indagine di Politico pubblicato mercoledì 27 novembre 2024, nove donne accusano l'attore francese di violenza sessuale e sessista tra il 2018 e il 2024, sul set di sei film. Tutti evocano a “onnipotenza” dall'attore 76enne. Al momento non sono state presentate denunce.

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Umiliazioni, insulti, gesti inappropriati…

Queste nove donne, la maggior parte delle quali aveva meno di 30 anni all'epoca dei fatti, testimoniano di esserne state vittime“insulti” E“umiliazione sessista”Di “proposte di natura sessuale” e di “contatto fisico non consensuale”rivelato Politico . I fatti denunciati sarebbero avvenuti “nella cabina chiusa di un camerino, al tavolo della mensa o sul palco, davanti a testimoni”.

Uno di loro, Delphine, descrive un uomo “molto mellifluo, premendo i suoi baci sugli angoli della bocca” sul set del film Sei giovane, sei bella (2018). Mentre lavorava come stagista, l'attore le avrebbe detto: “Possiamo fare l’amore, puoi venire a casa mia”. Avanzazioni che Delphine rifiuta subito. Sarebbero seguite una serie di umiliazioni e insulti: “Mi ha parlato malissimo. Mi ha detto: ''Ciao cagnolina, preferisci che ti chiamo cagnolina o troietta?''dice.

Quest'ultima, che precisa di aver sporto denuncia contro la produzione per mancata tutela, non ha potuto portare a termine il tirocinio ed è stata sostituita.

“Va bene, non mi darai un MeToo!” »

Nella stessa ripresa, il primo aiuto regista, che conferma di aver sentito l'attore fare questi commenti, spiega anche di essere stato aggredito dall'attore. Mentre era seduta a gambe incrociate, Gérard Darmon avrebbe tentato di infilarle una mano tra le cosce. “Va bene, non mi darai un MeToo!” »avrebbe lasciato andare l'attore, prima di farlo “la bocca per due settimane”.

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Le nove donne parlano tutte del sentimento dell'essere “diviso tra il desiderio che “questa violenza finisca” e il desiderio di non vedere interrotto il proprio futuro professionale”. “Sono rapporti di controllo di una persona che è onnipotente e che sa che se se ne va il film finisce”stima uno di loro.

A queste nove testimonianze si aggiungono quelle di altre dieci donne che non hanno voluto comparire nelle indagini. Contattato da Politicol'attore prima ha negato le accuse poi ha incrementato gli insulti e le minacce contro i media.

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