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Prezzo dell’elettricità: il governo si dice pronto a “fare un gesto”

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Un argomento molto delicato nel bel mezzo di una votazione sul bilancio.

Pressione massima. Mentre l'abrogazione del riforma delle pensioni deve essere votato questo giovedì nell'Assemblea nazionale e che il governo di Michel Barnier è chiaramente minacciato censurail ministro dell'Economia Antoine Armand è stato ospite di Apolline de Malherbe su RMC e BFMTV.

Nel bel mezzo della votazione sul bilancio, Antoine Armand si è sforzato di difendere il programma Barnier ma si è anche detto pronto a fare delle concessioni. Il ministro dell'Economia ha confermato che il governo è pronto a muoversi su un tema esplosivo: quello della elettricità.

“Non a qualsiasi prezzo”

Infatti, per il 1° febbraio è previsto il calo del 9%. Ma è l’aumento dell’imposta sulla tassazione del FES a far rabbrividire l’opposizione. Una misura che avrebbe dovuto consentire al governo di recuperare 3 miliardi di euro senza aumentare il conto per i francesi.

Primo duro colpo: il Senato ha bocciato il provvedimento all'inizio della settimana, preferendolo un aumento del gas.

Questo giovedì mattina, Antoine Armand ha confermato: “Siamo pronti per il gesto sull’elettricità”.

Di più “Non deve essere fatto a tutti i costi, deve essere fatto rispettando il budget che abbiamo. Perché se superiamo tutti gli obiettivi di bilancio non ha più senso dire che stiamo aggiustando i conti. È un bilancio” che deve risanare i conti altrimenti è un grosso rischio anche per il Paese. E quindi mi chiedo se abbiamo davanti dei responsabili pronti a mantenere una rotta di bilancio? Il principio è semplicemente quello di ospitare televisori e stazioni radio e poi censurarli comunque?”

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