27 novembre – Sei uomini legati all’ex stella del centrocampista della nazionale francese Paul Pogba, tra cui uno dei suoi fratelli, sono stati processati martedì a Parigi con l’accusa di ricatto, tentata estorsione di milioni di euro e detenzione del giocatore sotto tiro.
Il caso si svolgerà senza Pogba che ha deciso di non presenziare e durerà una settimana.
Un giudice ha ordinato ai sei uomini di essere processati a seguito di un’indagine per stabilire se Pogba fosse l’obiettivo di estorsione da parte del gruppo. Mathias Pogba è sotto processo “per i reati di tentata estorsione e associazione a delinquere”.
Gli altri cinque avrebbero chiesto 13 milioni di euro all’ex giocatore del Manchester United e della Juventus, sostenendo che avrebbe dovuto sostenerli dopo essere diventato una star internazionale.
Secondo quanto riferito, gli avvocati della difesa hanno chiesto alla corte martedì di convocare Pogba in modo da poterlo interrogare.
Durante l’indagine, Pogba ha dichiarato di aver pagato 100.000 euro al gruppo organizzato, compreso suo fratello. Secondo quanto riportato dai media francesi, avrebbe detto agli investigatori francesi di essere stato “ingannato da amici d’infanzia” del duro sobborgo di Parigi dove lui e Mathias erano cresciuti.
Apparentemente ha anche detto che gli estorsori volevano screditarlo sostenendo che avesse chiesto a uno stregone di lanciare un incantesimo sul compagno di squadra della Francia Kylian Mbappé. Pogba ha negato l’accusa.
Il caso, che ha scioccato il pubblico del calcio francese, è diventato pubblico dopo che Mathias Pogba ha pubblicato sui social media minacce di condividere rivelazioni “esplosive” su suo fratello Mbappé e sull’agente di Paul Pogba Rafaela Pimenta. Mathias Pogba è stato anche un giocatore professionista che ha trascorso gran parte della sua carriera con squadre di livello inferiore in Europa.
Un tempo il giocatore più costoso del mondo, Pogba, tormentato da infortuni nel corso della sua vivace e controversa carriera, negli ultimi anni ha fatto notizia più spesso per i suoi problemi fuori campo che per le sue indubbie abilità.
All’inizio di questo mese, la Juventus ha dichiarato di aver raggiunto “un accordo reciproco” con Pogba per rescindere il suo contratto nonostante il vincitore della Coppa del Mondo in Francia avesse avuto un divieto di doping ridotto il mese scorso a 18 mesi a seguito di un ricorso alla Corte Arbitrale dello Sport.
Pogba, risultato positivo al testosterone nell’agosto dello scorso anno e inizialmente inflitto con la massima punizione dal tribunale antidoping italiano, è ora libero di riprendere la sua carriera a marzo.
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