Pep Guardiola è intervenuto per chiarire i suoi commenti sui graffi comparsi al termine del pareggio per 3-3 del Manchester City contro il Feyenoord in Champions League.
Una precisazione salutare, che ci ricorda che l’autolesionismo è un argomento serio in termini di salute mentale. Dopo il 3-3 concesso dal Manchester City contro il Feyenoord in Champions League, mentre il club inglese era avanti di tre reti, Pep Guardiola si è presentato davanti alla stampa con graffi sulla testa e sul viso. “Volevo farmi del male”, ha spiegato con un sorriso che potesse trasmettere una certa leggerezza. Ma il giorno dopo questo discorso, il tecnico spagnolo ha voluto chiarire il suo pensiero.
“Ieri sera, al termine della conferenza stampa, sono stato colto di sorpresa da una domanda riguardante un graffio apparso sul mio viso e ho spiegato che era stato accidentalmente causato da un'unghia affilata. La mia risposta non aveva in alcun modo lo scopo di ridurre al minimo il gravissimo problema dell’autolesionismo”, assicura Pep Guardiola.
“So che molte persone affrontano ogni giorno problemi di salute mentale e vorrei sfruttare questo momento per evidenziare uno dei modi per cercare aiuto”, ha concluso l'allenatore del Manchester, fornendo il numero e l'indirizzo email di Samaritans, un supporto emotivo britannico. organizzazione.
L'equivalente francese di Samaritani è SOS Amitié. Si tratta di un servizio di ascolto anonimo disponibile gratuitamente 24 ore su 24 tramite telefono (09.72.39.40.50) e tramite chat online.
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