La recente visita di Kylian Mbappé a Stoccolma ha suscitato ondate di shock. Secondo informazioni diffuse dalla stampa svedese, la polizia della capitale ha aperto un'indagine a seguito di un presunto stupro avvenuto nell'albergo dove alloggiava il capitano dei Blues.
Il giorno successivo al loro incontro, la presunta vittima si è presentata in ospedale prima di richiedere accertamenti verificare eventuali lesioni fisiche nonché conseguenze psicologiche legate all'aggressione che potrebbe aver subito.
Dopo la visita medica, sarebbe stata interrogata dalla polizia e lo avrebbe fatto ha sporto denuncia contro il giocatore. Una vicenda oscura che continua a generare inchiostro.
Franck Leboeuf rompe per la prima volta il silenzio
Nel programma è intervenuto anche Franck Leboeuf, ex calciatore e ambasciatore dell'associazione Elle's Imagine'nt, che sostiene le donne vittime di violenza domestica Da Jordan di Jordan de Luxe questo mercoledì 27 novembre 2024.
Lungi dal voler condannare il suo omologo, ha insistito per primo l’importanza del rispetto della democrazia e della presunzione di innocenzaprincipio fondamentale della nostra giustizia. “Le prove fatte prima quando non abbiamo prove, mi fanno impazzire“, ha confidato in particolare.
E ha aggiunto: “Smettiamola di mettere queste persone sotto processo pubblico. Non sappiamo ancora se abbia fatto qualcosa oppure no.quindi aspettiamo. Cerchiamo di essere onesti nel nostro giudizio“.
Franck Leboeuf, pur essendo un ardente difensore delle donne e dei loro diritti, ha voluto sottolinearne la necessità mettere in discussione le accuse contro personaggi pubblici. Secondo lui queste accuse, anche se vanno prese sul serio, non dovrebbero portare a giudizi affrettati. Lo ha addirittura sottolineatolui stesso potrebbe, un giorno, trovarsi in una situazione simile.
Di fronte a questa realtà lo avrebbe già”avvertì la moglie“. “Se un giorno, non so perché, sarò sotto processo, non potrò dimostrare se è vero o no. Tutte le persone conosciute avvertono (i loro cari, ndr). Abbiamo sempre paura.”
“Non scuso nessuno (…) nelle statistiche, siamo al 96% veritieri, al 4% ci sono bugie. Continuerò a credere nella buona fede delle donne, ma sappiamo che finché non ci sarà una decisione del tribunale, dobbiamo smettere di litigare“, ha concluso.
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